Una variante molto più “leggera” è percorrerlo al contrario, ma non ha lo stesso sapore…
2 cose a cui prestare attenzione: fare rifornimento d’acqua all’alpe la piazza per le 8h successive ed informarsi sulla presenza di neve sulla cengia del calvo, nel qual caso è forse meglio rimandare…
Il sentiero è stato inaugurato nel 2014, non è presente sulle cartine più vecchie! È stata fatta una cartina ad hoc reperibile presso il CAI di novate mezzola. La traccia gps è fortemente consigliata!
Una relazione fortemente consigliata e molto più precisa della mia si torva sul sito paesidivaltellina.it/sentierobonatti
Il sentiero parte dalla scalinata a dx della chiesa e gira subito a sx (NON seguire Sentiero dell’Acqua!). Il primo pezzo non è il massimo, ma state calmi! Si segue l’evidente sentiero per 90 minuti, fino a sbucare su una carrozzabile in cemento. È bello all’ombra, non si soffre neanche in estate se si parte presto. Si scende qualche metro e si ritrova il sentiero che sale all’alpe la piazza. Qui rifornirsi bene di acqua alla fontana, c’è la possibilità che per le prossime 8h non ne troverete più!! Puntare all’ultima casa in alto a sx dell’alpe e seguire il sentiero prima fino al monte foffriccio, poi fino al bassetta. Fin qui 3h e 30 e 1500m D+. Al baitone sotto la cima del bassetta potrebbe esserci altra acqua, ma non è detto.. Seguire ancora la cresta ed il lungo sentiero molto esposto che in sali scendi porta in 1h alpe codogno, o a quello che ne resta… seguendo i segni sui sassi ed i paletti nei prati si guadagna uno sperone erboso che lungamente porta alla bocchetta della bassa (2370m), luogo veramente solitario. Da qui si scende fino al pianone di piempo (2050m) e si risale alla forcelletta (2200m) su un sentiero da capre.. ultima discesa e si traversa al bivacco primalpia a 1980m. È un bivacco sempre aperto, 18 posti letto con gas, cucina, acqua corrente, cibo, luce (pagare il pernotto!!). Questo primo giorno sono circa 10h pause comprese, 2400m D+ e 700m D-.
Il secondo giorno si parte a sx del bivacco, salendo dritti per 300m di dislivello, fino ad un bivio a T. si va a sx e con molta attenzione si scende una canalino di rocce, in parte attrezzato, fino al bellissimo laghetto di manzel. Si costeggia il lago a sx e si sale sullo sperone a sx, seguendo i numerosi bolli. Si arriva a sovrastare la valle di spluga, i cui suoi remoti laghetti fan bella mostra sotto di noi. Qui c’è la parte più monotona del giro, almeno un’ora di traverso orizzontale su sassoni fino alla bocchetta del calvo, che si raggiunge con un paio di catene. Questo è il punto più alto del giro, 2730m. Se c’è neve potrebbero essere guai… si scende l’esposta cengia del calvo (la catena è ad oggi in parte mancante/divelta), scivolare non è contemplato! Un cordino ed un moschettone non fanno schifo.. Ancora infiniti sassoni bollati ed un lungo traverso portano al rifugio omio dove purtroppo ritroviamo la “civiltà” e si ritorna ai bagni di masino dove tirando fuori il pollice si cerca un passaggio per dubino. Questo secondo giorno sono 7h, 900m D+, 1600m D-.
- Bibliografia:
- http://www.paesidivaltellina.it/sentierobonatti/