Il giro può essere compiuto in senso orario o antiorario, noi abbiamo scelto la prima opzione, che è quella che mi sento anche di consigliare. Sono inoltre possibili piccole varianti, ad esempio se salire o meno Cima Sasso e la corona di Ghina. Noi l’abbiamo fatta e credo sia il più logico inizio di questo magnifico periplo.
Il giro integrale del Bove ha uno sviluppo di circa 38Km e un dislivello positivo di circa 3650m (più altrettanto in negativo ovviamente, dati gps)
Detto così, suddiviso su tre giorni non sembra un grosso impegno. La realtà è ben diversa.
Anche considerando la Corona di Ghina, la difficoltà tecnica non è mai eccessiva, ma vi sono numerosi tratti esposti, saliscendi, traversi che richiedono costante attenzione e passo sicuro. Soprattutto verso fine giornata quando la stanchezza e il peso dello zaino si fanno sentire bisogna sempre essere vigili. Le difficoltà possono aumentare enormemente in caso di fondo bagnato.
A ciò si aggiunga l’isolamento, la mancanza di rifugi custoditi, l’incerta disponibilità di fonti d’acqua (dipendono dal periodo, dalle pioggie, ecc), l’incertezza di un meteo stabile per 3 giorni.
Tutto ciò rende il Bove un percorso impegnativo, da affrontare con la dovuta preparazione ed esperienza.
La ricompensa per tale fatica è un esperienza davvero unica e incredibile.
Grazie a Laura che mi ha permesso di realizzare questo sogno che avevo nel cassetto da moltissimo tempo.