Il Sentiero del Castagno valorizza una vasta porzione di territorio del Comune di Montà nota per ospitare più della metà degli esemplari storici di castagno dell’intero Roero.
Molto diffuso in tutto il Roero almeno a partire dall’età romana, il castagno è oggi presente in maniera significativa nei soli “Comuni delle Rocche”. Piante spesso secolari, la cui maestosa bellezza connota fortemente il paesaggio.
Questo Sentiero intende raccontare questa peculiarità: intrigante per il suo presentarsi a una quota di 300 metri, più bassa rispetto alle altre aree vocate alla castanicoltura; con un suo punto di forza nella cultivar a precoce maturazione settembrina detta “castagna della Madonna”. Un percorso della lunghezza di 9,2 km in totale, che vuole essere un omaggio ai contadini della frazione di S. Rocco, che continuano ancora oggi a garantire la sopravvivenza nell’area della millenaria cultura del castagno. Come dicono ancora i vecchi: “era l’unica coltura che costava nulla. Si raccoglieva e basta: come manna che cadeva dal cielo”.
L’itinerario: ha inizio dal centro di Montà d’Alba, in piazza Vittorio Veneto, dov’è possibile parcheggiare l’auto. Da qui si percorrono via Cavour e via Roma, che portano al centro storico pedonale del borgo di sommità di Montà, dove si possono ammirare la torre campanaria e la piazza della vecchia Parrocchia con la chiesa di S. Antonio Abate. Da qui si prosegue su via Morra, fiancheggiando il castello cinquecentesco dei Morra Lavriano e giungere al “Centro outdoor Valle delle Rocche”,un’area dove praticare attività sportive organizzate. Superato il Centro outdoor, si può imboccare sulla destra il sentiero naturalistico vero e proprio, seguendo le paline segnaletiche poste lungo tutto l’anello. Qui il Sentiero attraversa numerosi vigneti e frutteti che si aprono in una vallata panoramica dominata dal Pilone di San Bartolomeo. Iniziano a stagliarsi a lato del Sentiero alcuni costoni di Rocche, ci si immerge nell’ombra e nel fresco di una discesa che serpeggia tra castagni e querce e si giunge nella zona umida del biotopo, un laghetto artificiale luogo di sosta per molte specie ornitiche e paradiso per molte specie di anfibi: si costeggia la sinistra del lago, dove è possibile fermarsi in silenzio nel capanno in legno mimetizzato per l’osservazione degli uccelli.
Le paline “ufficiali” del Sentiero del Castagno proseguono qui verso sinistra. Per la fruizione in MTB consigliamo invece di procedere verso la destra del laghetto e di seguire le indicazioni del sentiero S1, che giungono, attraverso un agevole sentiero in fondovalle, in direzione del paese di Canale; una discesa sterrata vi porta all’incrocio con due strade di camapgna asfaltate: qui procedete a sinistra, sulla strapa pianeggiante che porta all’ingresso dell’agriturismo “Le querce del Vareglio”; qui lasciatevi sulla destra l’ingresso alla struttura ricettiva e proseguite sulla strada pianeggiante, che ritorna sterrata. Continuate a seguire l’indicazione S1, svoltando a destra su una salita che risale verso la cresta collinare coltivata a vigne. Qui, prendete la sinistra proseguendo sulla strada sterrata di cresta che si apre ad un panorama di colline sui paesi circostanti: arriverete all’incrocio con la strada provinciale per Cisterna d’Asti, dove sorge un Pilone tinto di rosa dedicato a San Giorgio. Alcuni tornanti vi faranno scorgere la frazione Madonna di Loreto, che vi lascerete alle spalle sulla sinistra. Continuando sulla stessa strada provinciale, in leggera salita, arriverete alle prime case dell’abitato di Cisterna d’Asti. Prima che abbia inizio il paese, una strada sterrata sulla sinistra vi indicherà il sito “Casa Natura” e la prosecuzione dell’S1. Imboccate il sentiero, lasciatevi alla sinistra l’area recintata di Casa Natura e procedete sul sentiero panoramico: qui, tra vigne e rocche, il sentiero assume un fondo particolarmente sabbioso. Proseguite fino a ri-incontrare la segnaletica ufficiale del Sentiero del Castagno. Si raggiunge la cosiddetta Via Lunga (che coincide con un tratto di sentiero S1), strada ampia ed agevole, dal fondo sabbioso. Si incrocia la deviazione per l’Oasi di San Nicolao, che è possibile percorrere per un’andata e ritorno al pilone votivo dedicato al Santo su un cucuzzolo panoramico nel cuore delle Rocche. Si torna in direzione di Montà attraverso un sentiero di cresta in cui svettano numerosi pini silvestri, e si giunge al bric Torniola, un’area in cui dominano i più imponenti esemplari di castagno noti per la loro produzione di castagne “della Madonna”, a maturazione anticipata. Da qui si ritorna in direzione di Montà su un tratto di strada provinciale, si incrocia il Centro Outdoor Valle delle Rocche, si fa rientro nella piazza della vecchia Parrocchiale e al centro storico di Montà.
- Cartografia:
- reperibile in loco presso l'Ufficio turistico oppure scaricabile dal sito www.ecomuseodellerocche.it
- Bibliografia:
- www.ecomuseodellerocche.it