NB: il sentiero percorre il vecchio acquedotto del Monte Rama. Non presenta difficoltà estreme ma necessita di attenzione, passo fermo e adeguate scarpe. NON utilizzare il primo ponte sospeso (condizioni del ponte pessime).
1) partire da Sant’Anna di Lerca e seguire il sentiero segnalato con un cerchio rosso pieno (diretta del Monte Rama) fino al bivio della via Guastavino;
2) oppure dopo poche centinaia di metri dall'inizio della strada che collega Sciarborasca con Lerca svoltare a sx (se si viene da Sciarborasca; a dx se si viene da Lerca), salire per la strada asfaltata svoltando a sx ad un bivio e raggiungere una vasca dell'acquedotto dove si posteggia.
Lasciata la macchina dalla vasca dell’acqua di Sciarborasca seguire la carrareccia sterrata che sale a sx (rombo rosso). Ad un primo bivio seguire a dx (segnavia rombo rosso). Al secondo bivio abbandonare il rombo rosso e seguire il tratto rosso (Direttissima Monte Rama) a dx. Il sentiero si ricongiunge con la Diretta del Rama proprio sotto il Passo Camula (interessante notare, quasi giunti al ricongiungimento con la Diretta, un profondo scavo che porta ad un ingresso di una grotta artificiale: si tratta dell’entrata ovest del tunnel usato per l’acquedotto del Monte Rama; l’entrata est è occlusa dai detriti e quindi il tunnel non è utilizzabile).
Raggiunta la Diretta si segue a dx il sentiero che porta alla Via Guastavino (cartello bianco con scritta rossa)e si scavalca il passo Camula. Si lasciano le tracce che vanno a sx e che portano alla Via Guastavino e si scende per circa un 20-30 metri di dislivello in direzione est fino a raggiungere l’imbocco est della galleria dell’acquedotto (ormai franata e inagibile). Dall’imbocco è facilmente individuabile il sentiero dell’acquedotto che taglia in piano i contrafforti sud est del Monte Rama.
Seguire la piccola mulattiera dove trova alloggio il vecchio acquedotto. Facendo attenzione si superano alcune pance rocciose (una di queste è consigliabile evitarla lasciando il sentiero e salendo per pochi metri per poi ridiscendere nuovamente sul sentiero).
Si attraversa la Via dell’Acqua e successivamente alcuni sali scendi ed un tratto franato. In prossimità dell’incrocio con la via Zunino (ambiente magnifico), dopo un intaglio, il sentiero passa su di una passerella di ferro arrugginito alquanto precaria (sconsigliato l’attraversamento).
Per poter proseguire il sentiero è consigliabile risalire per alcune decine di metri (poco prima della via Zunino), tagliare a dx e ridiscendere per saltino rocciosi sul sentiero. Si arriva cosi ad un secondo pontino appoggiato alla parete (passaggio obbligato). Facendo molta attenzione lo si attraversa.
Si supera una parete attrezzata con corrimano di ferro arrugginito. da qui il sentiero scende fino ad arrivare ad un rio, lo si guada e si inizia a salire a sx proprio al bordo di una frana che si getta nel Rio Carbunea ( in questo tratto il sentiero non è segnalato e vi è solo esile traccia; sostanzialmente però si continua a seguire l’acquedotto).
Dopo circa 100 metri si attraversa il Rio Carbunea (dove possibile se in piena) e ci si ricongiunge all’acquedotto. Lo si segue fino ad una biforcazione dello stesso: seguire la biforcazione di sx fino a raggiungere dapprima una casupola dell’acquedotto e successivamente incrociare il battuto sentiero con segnavia due trattini rossi orizzontali (o uguale rosso). Si segue questo sentiero scendendo verso la Vallescura ( si guaderà nuovamente il Rio Carbunea più a valle proprio all’attacco della Via Zunino e successivamente si incontrerà anche l’attacco della via dell’Acqua).
Proseguendo sempre in direzione Sud/sud-est si arriva all’incrocio con indicazione per Sciarborasca (a dx) e Lerca (a sx). Se avete posteggiato la macchina alla vasca dell’acqua di Sciarborasca lasciare l’uguale rosso e proseguire in leggera salita a dx. Il sentiero si trasforma in carrabile sterrata che vi riporterà alla macchina.
- Cartografia:
- Parco del Beigua 1:25000 Giugno 2020
- Bibliografia:
- Andrea Parodi - Vette e Sentieri del Beigua Geopark