Una gita da fare ragionevolmente a piedi e senza neve..ma ora di neve ce ne’ e parecchia. Non resta che ricorrere alla fantasia e ad una buona dose di forza di volonta’ (che di certo a noi non manca), ed ecco la gita belle che confezionata. Appositamente adattata al contempo per sci e ciastre. Dei primi disponeva unicamente il sottoscritto (che di ciastre non ricorda averne mai messe un paio sotto i piedi in tutta la vita). Delle seconde il socio, con le quali pero’ e riuscito a destreggiarsi di sicuro meglio nella boschina, per quanto anch’esse poco adatte a tal scopo, data la natura impervia dei terreni che si attraversano. All’enorme fatica (causa anche il continuo formarsi dello zoccolo sotto le solette), si contrappone un ambiente (quello del bosco innevato d’inverno) a dir poco surreale. Una gita “calvario”. Quattro ore per appena 700m di dislivello. Tengo a precisare che noi siam partiti direttamente da Ingria seguendo la dorsale fino in punta, e discesa dalla medesima per sfruttare al meglio la pista cosi faticosamente battuta all’andata. Chissa’ che quelli che si buttano in spazi aperti sulle ormai classiche super frequentate mete che ogni giorno vengono ripetutamente sbandierate sul sito seguendo un rituale ormai noto e stranoto, non siano davvero piu’ furbi! Con Franco.