Si arriva al Piano della Mussa alle 9:30 con 8 gradi ed uno splendido sole ma con vento fortissimo.
Imboccata la Val Saulera il vento si attenua; la Ciamarella e la Bessanese sono completamente nella tormenta ed imbiancate sopra i 2500 mt.
A quota 2400 mt imboccato sulla sinistra il ripido canale alla cui sommita’ c’e’ un grosso sperone roccioso che salendo occore lasciarsi sulla destra seguendo gli “ometti” ben visibili. In cresta ed in vetta vento forte a raffiche che consiglia di affrontare con cautela la discesa verso Balme sul sentiero 217 (segnato decentemente solo dalle prime baite, a quota 2300, in giu’). Discesa accompagnata da un nevischio continuo e da due camosci che scendevano al Pian Giae, dove volutamente (ed erroneamente) non si e’ seguito il sentiero 219 per rientrare al Pian della Mussa attraverso il Colle del Tovo, ma si e’ proseguito sul 217 verso Balme , dove 400 mt di dislivello piu’ in basso ci si lascia tentare da una segnalazione verso un bel “Percorso Turistico” verso Pian dei Saraceni con la (vana) speranza di arrivare al Pian della Mussa senza risalire dal fondo valle. Invece il sentiero sempre piu’ impervio e privo di manutenzione si ferma alla “Campana” dei Saraceni per cui dietro front, dopo un paio di ravanamenti nella speranza di trovare un passaggio decente e sicuro verso il Piano della Mussa. Al Piano alle 15 c’erano 4 gradi ed una fitta tormenta di neve.
Un grazie all’ ASE Antonello del CAI di Venaria per l’idea e le indicazioni sulla gita: percorso attualmente privo di difficolta’ (a parte quelle meteo) nonostante le scarse e poco utili (vedi cartelli in piemontese) segnalazioni che al tempo stesso mantengono gli itinerari escursionistici di questa valle sempre assai affascinanti.