- Accesso stradale
- Da Milano per Ceresole Reale
Avvicinamento: dal parcheggio del camping si segue la traccia che sale nel bosco verso il Sergent prima su pietraia poi su sentiero. Tenere la sinistra ai bivi per raggiungere la parete
Salita alcuni commenti: per l’attacco noi abbiamo salito il primo tiro di un’altra via leggermente a sinistra. Siamo partiti sotto una vena di quarzo percorrendo un tiro in placca con difficoltà 6A+ magistralmente scalato dalla piccola Paggy. Probabilmente la via originale parte più a destra su fessura/rampa erbosa sotto la verticale del diedro del mistero seguendo la cengetta sottostante sulla SX (evidenti tracce) fino poi a raggiungere la prima sosta.
L2: dalla sosta seguire il diedro appoggiato sulla SX, visibile spit e sostare alla sua fine
L4: seguire la linea di spit che sale verso SX per poi tornare leggermente a DX alla sosta
L5: Dalla sosta seguire la placca soprastante fino ad una cengetta con albero. Risalire il muretto sopra (chiodo) e seguire la fessura orizzontale verso SX. Questa si allarga con il suo proseguire e risulta più complicato proteggersi. Seguire poi la fessura usandola come appoggio per i piedi, ignorare una sosta a spit con cordino fino a raggiungerne una con due spit da collegare nei pressi di un canale.
L6: seguire il diedro aperto sopra la sosta e poi la larga fessura che sale verso DX fino a raggiungere la sosta da calata
Discesa: dalla sosta ci siamo calati leggermente verso SX ad una altra sosta con catena e anello (visibile alla SX faccia a monte di un alberello secco con il tronco bianco. Alla DX dell’albero è presente anche un’altra sosta con cordini)
Calata lunga fino alla sosta con anelloni (dovrebbe essere la sosta di L4). Poi calarsi in verticale a due anelli visibile a fianco alla sosta di L2. Volendo si può raggiungere anche questa ma occorrerebbe traversare ulteriormente verso DX (faccia a monte).
Dagli anelli a terra (possibili ancoraggi intermedi)
Bella via, tranquilla, a parte il passo speziato del primo tiro. Bellissima giornata con una fantastica Paggy