Il laghetto, posto appena sopra "le tre pere" che si individuano anche dal basso, ha una profondità massima di un metro, ma è sempre ben rifornito da sorgenti sotterranee.
Bella da qui la vista sulla costiera fra val di Viù e val di Susa con la Punta Lunella in evidenza
Il sentiero si snoda nell'impervio vallone del Servin a monte del paese di Usseglio. Questo percorso di sicura origine storica è stato in tempi recenti recuperato e ribollato con segnavia bianco -rossi. Le pendenze sono sempre molto elevate e in parecchi punti l'esposizione sulle dirupate pendici è abbastanza elevata.
Vista l'orografia del terreno questo sentiero si sviluppa sostanzialmente in 3 parti: la 1° su balze rocciose tra boschi e ripidi pendii prativi con presenza vegetativa che rende insidioso l'avanzamento, ove è necessario prestare la massima attenzione. La 2° sempre con decisa pendenza tra speroni rocciosi che obbligano il percorso ad una forte sinuosità; la 3° si apre sull'ampio pian del Servin dove i pendii prativi e la relativa assenza di rocce rendono poco visibile la traccia ed i rari segnavia.
Pertanto, viste le oggettive difficoltà (EE+) si consiglia di affrontare il percorso con una buona preparazione fisica ed un' ottima situazione meteorologica. Questo itinerario è fortemente sconsigliato in caso di presenza di neve o ghiaccio per la forte esposizione .
Da borgata Castello imboccare la strada asfaltata (ENEL) e dopo 200 m piegare a destra imboccando il sentiero a fianco del muraglione di sostegno (cartelli sentiero 124).
Seguire la stretta traccia che con decisa pendenza si snoda per boschi superando l’alpe Servin, unica costruzione in tutto il vallone, e arrivando poco dopo a una profonda grotta; oltrepassati i tratti dove la traccia si sviluppa tra alte balze rocciose e ripidi pendii prativi (massima attenzione), seguire gli evidenti segnavia tra cuspidi rocciose fino a raggiungere l’ampio pianoro del Servin dove il vallove si apre ad una più ampia visuale.
Da qui la traccia ed i segnavia in alcuni tratti sono da ricercare; si punta all’inizio verso un enorme masso triangolare spaccato e poi si risale a sinistra di esso il pendio di nuovo molto ripido che affianca e poi attraversa verso ovest il rio Servin (scolmatore dell’omonimo lago). Dopo poca salita si avvistano le “tre pere” sulla dorsale in alto. Puntando verso di loro e seguendo i rari segnavia, si sale su forti pendenze ed in breve si arriva ad un piccolo piano da dove si vede il minuscolo lago del Servin o “dle tre pere” che si raggiunge in breve.
Ritorno obbligato per la stessa via.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo