Salita al rifugio Sesvenna: Da Slingia si segue la stradina per pedoni ben tracciata dal gatto delle nevi che nel mezzo della valle in leggera salita porta a un rado boschetto. Segue un ampio tratto pianeggiante sulle piste di fondo. Passata la piana, il percorso riprende a salire dolcemente finoMalga Planbel.sempre in direzione NO si passa la stazione a valle della teleferica. Tenendoci in mezzo alla valle che ora si fa più stretta, ci incamminiamo verso la “Croda Nera”, una barriera di rocce che sbarra la valle. Poco prima della barriera saliamo abbastanza ripidamente sulla destra tenendoci su un lieve dosso. Verso sinistra giungiamo a una evidente roccia dopo la quale un ripido ma breve pendio (ca. 25m) ci porta sopra la barriera della Corda Nera. In questo tratto delicato normalmente sono presenti delle corde per facilitare la salita. In estate la stradina segue il bordo della parete, mentre invece in inverno, per motivi di sicurezza, ci teniamo subito sulla destra seguendo i pali e le corde di sicurezza. Poi verso sinistra giungiamo ad uno steccato, dove il tracciato si fa pianeggiante e da dove intravediamo già il rifugio ormai poco distante.
Salita: Dal rifugio saliamo a sinistra (direzione ovest) in media pendenza fino ai piedi del ripido pendio con rocce che ci costringe a voltare a destra per giungere a una forcelletta dalla quale poi perdiamo di vista il rifugio. Procediamo ancora per un po’ verso destra (nord), onde evitare i pendii più ripidi, e poi nuovamente in direzione ovest ci incamminiamo per dei dolci pendii che portano a una strettoia ai piedi di una barriera di rocce. Qui, tendendoci sullo spigolo a destra della strettoia, saliamo per un breve tratto ripido e giungiamo all’ampia conca pianeggiante che sempre in direzione ovest, tendendoci leggermente sulla destra, porta direttamente alla Forcella Sesvenna 2819m (Fuorcla Sesvenna).
Dalla forcella Sesvenna (Sesvennascharte) ci si tiene leggermente a sinistra e si scende per ca. 80 metri di dislivello fino al ghiacciaio, iniziando poi a risalirlo tenendosi abbastanza al centro. Dopo aver superato un pendio abbastanza ripido del ghiacciaio, si arriva nel suo bacino superiore, abbastanza pianeggiante. Sempre tenendosi al centro, in moderata salita si raggiunge il piede della cresta est, alla focelletta fra Piz Sesvenna e Foratrida, dove si lasciano gli sci. Da questo punto, inizialmente tenendosi sul lato di sinistra, si sale per la cresta di blocchi, che richiede passo sicuro, fino a raggiungere la cima.scialpinisti molto esperti possono tentare di raggiungere la cima con gli sci e da lì, ma solo con condizioni ottimali, scendere direttamente.
- Cartografia:
- Tabacco Val Venosta Sesvenna 1:25.000 Nr.044 - Kompass Val Venosta 1:50.000 Nr.52