- Accesso stradale
- nessun problema
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Per le tipologie della neve sarebbe da 4 stelle, una in meno per la velatura e le nuvole alte arrivate in tarda mattinata. A dire il vero in tarda mattinata ci siamo arrivati pure noi, partiti con calma da Torino e respinti in prima istanza dall’ accesso alla nostra meta originaria nel Vallone di Neraissa, dove la neve occupava la stradina già molto in basso. Così “ripieghiamo” sulla Stelliere. Già all’inizio la neve appare abbondante e consolidata. Si sale agevolmente su neve sempre portante fino a 1900 quando al manto s’aggiunge un strato di neve fresca dai 10 cm alla spanna. Così fino a 2300, sotto il ripido pendio. Per sicurezza conviene mettere i coltelli, ma c’è chi sale senza. Personalmente e per miei motivi di sicurezza metto i ramponi e arrivo in cima a piedi, quando quasi tutto il mio gruppo è già arrivato insieme a un gruppetto di Sanremo. La discesa è buona ma poco sotto diventa ottima per la bellissima farina dei versanti a nord, molto scorrevole. Sotto i 1900 la neve non ha mollato e si scende agevolmente, poi c’è la ripida stradina che si scende anch’essa bene, con 1-2 cm di marcetta fino al ponte sottostante le auto. Le nuvole alte non hanno condizionato più di tanto. La temperatura all’ arrivo era di 0°. Un po’ di arietta ogni tanto, mai vento.
Bella prestazione dei compagni di gita, eravamo in 13 ed abbiamo affogato la giornata nell’ ottima birra di Aisone.