Ci siamo persi tra L5 e L6, dopo circa 250 metri di via. Siamo andati a sbattere la testa contro l’enorme strapiombo rossastro: quindi doppia e via alla Forcella del Corno, dove siamo arrivati dopo 10 ore, felicissimi di poterci ingozzare da lì a breve alla tavola del Bozano. In tutto abbiamo trovato UN solo chiodo.
Per il resto si tratta di una via entusiasmante! Richiede una continua e febbrile ricerca dell’itinerario, con una sana ravanata tra chiodi, firends, nuts e tutto quello che ci si può inventare!
Abbiamo battuto in tutta la via (o meglio in tutta la nostra pseudo variante) circa 8 chiodi, indispensabile e vitale averne dietro 6 o 7 di varie forme.
(Decisamemte migliore la relazione di pietro.g rispetto a quella riportata sulla nuova guida del Corno Stella)
Non fatevi ingannare dai gradi, mai sottovalutare un savonese a cui appartiene la prima invernale di Ge.La.Mo!
We’ve taken a walk in the wild side!!
Avventurosa inaugurazione della cordata Berrino-Berloffa
Come al solito, magistrale la gestione del rif. Bozano