Attaccata al mattino presto insieme a Nicola, dopo il pernottamento al rifugio Bozano di cui abbiamo seguito le preziose dritte del gestore e l’itinerario fornito dal rifugio stesso. Itinerario non difficile tecnicamente, ma che presenta alcune possibilità di smarrimento della via, nonostante siano presenti più fix del previsto, pertanto consiglio a tutti i novizi come me delle vie classiche di scambiarci 2 parole prima di attaccare la via. Dopo l’avvicinamento sulla pietraia fatto i primi 2 tiri slegati e con scarpe d’avvicinamento per raggiungere la partenza vera e propria, da qui quindi con mezze corde da 60 mt unito L1+L2, poi L3+L4 ( traverso) , poi L5 doppiando lo sperone e facendo sosta per no creare problemi di atrito corde, L6 passato lo spigolo a sx, L7 ( mauvais de pas), L8 dopo i primi metri di fessura importante reperire il chiodo attualmente segnalato con una fettuccia, quindi obliquare a dx e reperire la sosta, L9 canale fatto in conserva, per finire con L10 ultimo tiro, per poi raggiungere la vetta slegati. Infine calati da Espirit libre, dopo la placconata reperire sosta con corda fissa. 3 calate da 50 mt belle verticali , ed una da 30 mt nel canale che obliqua dx che porta al sentiero per l’ultima calata dei 2 tiri iniziali, quelli fatti slegati in partenza. Roccia pulita dai numerosi passaggi ma con ottima aderenza.