IL monte Stella è una cima bifida, quella che apparentemente sembra più alta è situata ad ovest, ed è la prima che si raggiunge, per salire quella ad est bisogna scendere all'intaglio per circa 8/10 metri in facile disarrampicata e dalla quale è possibile vedere il rifugio Morelli e l'Oriol cosa che dalla cima ovest non è possibile.
La via da considerare la Normale parte al termine del canale di Lourousa si salgono i primi metri di cresta in facile arrampicata poi sono possibili due vie parallele, la prima quella più bassa che passa sotto la cresta da considerare F+ bisogna leggermente scendere con attenzione parete abbastanza liscia, in traverso fino al piano inferiore dove in ascesa su roccia buona si prosegue fino ad una breve parete scoscesa II°- dove al suo culmine si ritorna in cresta. L'altra via parallela continua sul filo di cresta molto affilato dove si sfruttano le mani sulle pietre aguzze della stessa e si cercano i migliori appoggi per i piedi via da considerare nel suo complesso PD stando sul versante nord e percorrendola in opposizione; è un tratto molto breve dove al suo termine si scende dal versante sud nella sottostante cresta più bassa dove le due vie parallele si uniscono. Percorsi pochi metri si giunge davanti ad una paretina molto liscia, la si aggira a dx e subito dopo ci si trova in uno stretto canalino che si supera con difficoltà di II° sono circa 6/8 metri e al suo termine si è proprio sotto la cima che si raggiunge superando delle roccette, spettacolo garantito.
IL sentiero parte a fianco del chiosco che si raggiunge oltrepassando la sbarra, seguire le indicazioni per il colle del Chiapous questo tratto conduce nella parte superiore della strada sterrata che compie un giro più largo e lungo, una volta raggiunta la si segue in direzione della diga del Chiotas, poco più avanti si continua sulla strada di servizio dell’Enel e si arriva sulla diga.
La si percorre fino al suo termine dove inizia un bel sentiero aggiustato di recente, detto sentiero sale molto regolarmente, subito con ampi tornati che si accorciano mano mano che si sale, tenere in considerazione che dalla partenza al colle Chiapous viene dato un percorso di 3 ore.
Non bisogna raggiungerlo perché un centinaio di metri prima è obbligo svoltare a sx (è presente una palina segnaletica con indicazioni per il bivacco Baus e passo del Porco).
Dalla palina si prosegue su breve pietraia in direzione della evidente cengia che sale al passo, una volta raggiunto si perdono dei metri di dislivello e si entra nel vallone sottostante le cime menzionate nelle note; dopo non molto si percorre una breve pietraia segnalata con tacche rosse, al suo termine su una pietra si trova la scritta Nord con una freccia, questa indica la direzione da prendere.
Davanti si presenta un tratto ripido formato da placche rocciose e terrazzini erbosi, non ci sono altre indicazioni, salire quasi al centro in direzione della punta nord dell’Argentera, dopo una cinquantina di metri si avvistano i primi ometti che proseguono progressivamente verso dx, sono numerosi e sempre visibili, sfruttando le placche rocciose più agevoli si giunge in una piccola conca protetta da una bastionata liscia. Proseguendo ora su pietraia cercando di stare più alti possibile sul margine dx perché più agevole si giunge dalla bastionata che si sale in obliquo, raggiunta la conca superiore bisogna contornarla da destra verso sinistra in direzione delle cenge parallele poco visibili che sono in verticale sotto la cima dell’Argentera.
Più ci si avvicina e meglio appaiono, sfruttando gli ometti e anche qualche tacca rossa abbastanza sbiadita si giunge dalle cenge, salire quella superiore usando anche le mani in certi tratti, la cengia e incassata e presenta passi di I° e II° in successione si attraversa un punto più esposto ma bene appigliato fino a giungere quasi al suo termine dove bisogna proseguire salendo delle roccette fino al terrazzino superiore.
Da questa posizione si può vedere la larga cengia che prosegue in direzione nord verso le cime Gelas di Lourousa e monte Stella, con la dovuta attenzione si continua in falso piano poi la cengia si incassa in un tratto ripido e alla fine si giunge alla base della cresta s/o dove termina il canale di Lourousa.
- Cartografia:
- IGC Alpi Marittime e Liguri n°8