Parcheggiata l’auto nel parcheggio della costruzione circolare (Hotel Monte Leone) oppure sul lato opposto della strada, si inizia nel pianoro appena dietro l’hotel e si traversa prima in leggera discesa e poi in piano seguendo la traccia quasi sempre presente, andando verso destra e poi piegando leggermente a sinistra, da qui si vede perfettamente buona parte del percorso, con tutto il traverso diagonale da risalire. Attraversata una stradina, si raggiunge in breve il piccolo villaggio di Hopsche 2017 m. Si prosegue volgendo a destra raggiungendo una breve rampa che con un diagonale verso sinistra supera un saltino roccioso, e, poi arrivando ad un avvallamento si piega gradualmente a sinistra raggiungendo un bivio dove si trova una palina segnaletica, qui si trascura l’eventuale traccia che sale verso destra in direzione dello Staldhorn (o Tochuhorn) e si prosegue a sinistra (indicazioni per Üsseri Nanzlicke e Spitzhorn) raggiungendo l’inizio del traverso nei pressi di uno spallone. Qui conviene traversare a mezza altezza, non eccessivamente in alto perchè sarebbe piuttosto scomodo con le ciaspole, non troppo in basso per evitare di dover risalire un tratto più ripido. Superato la breve parte più ostica del traverso, si entra in un canalino che dà accesso all’ampio vallone superiore, dove in fondo è presto visibile lo Spitzhorli.
Qui ci sono due possibili itinerari per raggiungere lo Staffelgrat :
1) dalla prima conca si volge decisamente a sinistra fino a raggiungere l’inizio della cresta Est dello Straffelgrat, che si risale lungo il filo, o con qualche aggiramento a sinistra nei pochi tratti con roccette affioranti. Dopo un primo tratto abbastanza ripido si raggiunge la prima elevazione (la quota 2543 m) dove si trova un piccolo ometto di pietre (se non coperto dalla neve). Si prosegue sempre lungo il filo di cresta, con alcuni saliscendi, superando qualche tratto più affilato e altre roccette affioranti (che si possono superare direttamente, oppure aggirarle a sinistra) si raggiunge la quota 2633 m (elevazione principale dello Straffelgrat). Da qui sempre lungo il filo, con altri saliscendi si raggiunge il colle dell’Inneri Nanzlicke 2579 m (punto raggiunto anche dall’itinerario 2), da dove seguendo la cresta e un piccolo valloncello ci si porta alla base dell’ultimo pendio che porta alla quota 2647 m (punto più elevato della lunga cresta dello Straffelgrat) che si raggiunge con facile percorso (ometto di pietre e piccolo paletto in legno).
2.si prosegue nell’ampio vallone, seguendo per un tratto le tracce (o il pistone, quasi sempre presente) che portano verso lo Spitzhorli per poi volgere gradualmente a sinistra verso il Colle dell’Inneri Nanzlicke ben visibile a sinistra. Si superano alcuni avvallamenti e dossi, per poi rimontare il facile pendio, direttamente o con alcune serpentine, fino a raggiungere il Colle Inneri Nanzlicke 2579 m. Dal colle volgendo a sinistra, si raggiunge in breve la quota 2633 m. Poi, rientrando lungo la cresta e toccato nuovamente il colletto, si sale come già descritto nell’itinerario 1 alla quota 2647 m (in entrambi i casi, prevedere circa 3 ore, indicative, come tempo di salita).
In discesa, ci si abbassa di circa 50 metri sotto il filo di cresta, e poi si piega a destra, superando un traverso non particolarmente insidioso (ma che richiede neve assestata) e in breve si raggiunge il Colle dell’Usseri Nanzlicke 2602 m. Da qui, seguendo prima il facile pendio sud si raggiunge in breve la vetta dello Spitzhorli (croce metallica, quaderno di vetta e grande ometto di pietre cementato).
In discesa, ritornati al colle non rimane che seguire l’immancabile pistone che riporta al parcheggio nei pressi dell’Hotel Monte Leone.
- Cartografia:
- CNS foglio 1309 - Simplon. Scala 1:25000