- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa compatta
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partiti presto, ore 7.45 in marcia.
Passati attraverso il boschetto con gli sci in spalla, in basso manca neve.
La prima parte della gita è esposta a Sud, le lingue di neve non erano rigelate.
La situazione cambia drasticamente non appena ci si dirige sui pendii esposti a ovest: mantenendo il versante destro del vallone la neve diventa portante fino in vetta al Sultinden.
Sul pendio Nord/Ovest neve molto dura, calzati i ramponi nell’ultimo terzo, in alcuni tratti si sfonda parecchio, poi neve portante.
Cornici notevoli in punta, aggettanti verso sud/sud-est, nessun pericolo per quanto riguarda la linea di salita sotto questo punto di vista.
Calzati gli sci dalla vetta si scende senza problemi su neve che, con gli sci, è sempre portante.
Appena raggiunto il lago, neve molle ma comunque sciabile.
Tolti gli sci scesi e lungo le pietraie e poi nel bel bosco fino ai campi vicino alla strada.
Bellissimo colpo d’occhio dalla vetta sul Sofiatinden e sulla quota 1237 (senza nome), molto caratteristico il bosco di betulle con il suolo interamente ricoperto di muschio, mirtilli e licheni.
Con Aline, Davide e Tex.