Tempo di percorrenza circa 2,5 ore dalla Maestà del Tribbio. L'uscita dalla via riporta sulla cresta sommitale del Monte Sumbra dacui si riprende il sentiero per la maestà del Tribbio (1 ora).
Alternativamente si può salire alla base della parete seguendo la cresta sulla sx orografica delle marmitte dei giganti e lasciare la cresta quando diventa ripida per traversare su paleo fino alle pareti del sumbra, attraversare due crestine fino alla vallata principale con i due faggi e da lì risalire lo zoccolo che porta all'attacco della via.
1 – Salire la placcha di roccia solcata da evidenti rigoli verticalmente fino a quando non finiscono quindi traversare a sx, con equilibrio ed aderenza, circa 5 m e poi diritti fino alla sosta su piccole tacche in prossimità di un arbusto.Chiodo più spit. – 6b (40 m)
2 – Passare sopra il cespuglio verso dx e continuare obliquando a dx e salire la placca fino al diedro. Seguire il diedro un paio di metri quindi obliquare nuovamente verso dx una decina di metri. Girare lo spigolo e in alto a dx si raggiunge la sosta in presenza di un masso fessurato. Sosta con spit più cordone incastrato, possibilità di integrare con friend presente ottima fessura. – V (45 m)
3 – Dalla sosta salire quasi verticalmente per terreno facile fino alla base di un piccolo diedrino, salirlo pochi metri e lasciarlo traversando a sx fino ad un ch. poi dritti e quando la parete abbatte obliquare a sx fino a trovare la sosta (2 spit )- IV (55 m)
4 – Diritti per facile pendio fino alla sosta (2 spit) sotto un salto di ottima roccia con cordone penzolante (evidente), nessuna protezione su questo tiro. – II (50 m)
5 – Alzarsi leggermente a sx e superare la placchetta sovrastante puntando un cordone che si scorge sopra la sosta, il terreno poi diventa facile, salire per placche erbose placche obliquando a sx la sosta sotto una placca (2 spit e cordone) – 6a 1pass. III (50 m)
6 – Seguire la base della placca traversando a sx per terreno facile fino a rimontare sopra un pilastrino(sosta 2 spit) – IV (30 m)
7 – Spostarsi a sx e salire un muretto verticale con grossi appigli non tutti stabili, salire una placchetta di roccia friabile e spostarsi a sx sotto un tettino di ottima roccia. Forzare il tettino sulla sx, (attenzione alla roccia sopra friabile) salire diritti fino ad una placca verticale e vincerla con passo atletico spostandosi sulla dx per raggiungere una cengetta dove si trova la sosta (2 spit)- 6b – (40 m)
8 – tiro quasi completamente in artificiale! Salire la placca dritti seguendo la linea degli spit quando finiscono traversare a sinistra su piccola cengia con roccia friabile fino a raggiungere una fessura scalabile che si sale fino alla sua sommità, alla fine della fessura c’è un chiodoin presenza di uno scudo di roccia friabile, traversare leggermente a SX con molta attenzione su roccia pessima e poi salire fino alla sosta 1m sopra. (2 spit)- A1 (35 m)
9 – Dalla sosta traversare decisamente a dx seguendo la linea di un’esile cengetta erbosa per raggiungere la base di un diedro che si sale tenendo la dx con arrampicata atletica e continua fino alla sommità di un pilastrino in alto a dx dove si sosta (2 spit) con cordone lungo utile per ribaltarsi sul terrazzino – 6c/6bA1 (40 m)
10 – Rientrare nel diedro a sx della sosta seguendo chiodi a lama e salirlo usando il lato dx con arrampicata atletica fin dove non si allarga, quindi traversare a decisamente a SX delicatamente su una cengia con roccia rotta fino a che non finisce passando sotto la sosta (traverso sprotetto possibilità di mettere un chiodo a lama alla fine del traverso) e poi risalire a dx fino alla sosta (2 spit)- 6a+ (35 m)
11 – Salire la placca sopra la sosta e traversare verso sx con passo delicato fino a raggiungere la base di una placchetta di roccia infida, salirla precariamente e obliquando verso dx e raggiungere la base del grande diedro che solca la parte sommitale della parete salirlo qualche metro fino a raggiungere la sosta in prossimità di una nicchia (spit + chiodo) – 6a+/A1 (35 m)
12 – Entrare nello stretto camino sulla dx della sosta presente 1 chiodo (l’unico del tiro) e salirlo su splendida roccia fino a quando si apre su un pendio di paleo ripido, salirlo con attenzione portandosi alla sx della grotta evidente grotta soprastante e montare sul primo risalto dove si trova la sosta (2 spit)- V- (35 m)
13 – Alzarsi faticosamente dalla sosta e traversare a dx fino a raggiungere una esile cengia, seguirla con traverso delicato ed esposto fino a girare dietro lo spigolo per rientrare nel diedro principale sopra la grotta dove si trova la sosta (2 spit) – 6b (18 m)
14 – Salire verticalmente un diedro umido e muschioso per circa 20 m che diventa via via più facile fino a quando non consente di traversare sulla sx in direzione di un canale di paleo verticale, non salire il canale ma spostarsi tutta a sinistra (facci a a monte)traversando nei rovi fino a raggiungere il filo della cresta quindi salire per facili roccette e paleo raggiungere il prato erboso sovrastante vicino al sentiero. Scarse possibilità di allestire una sosta vista l’assenza di roccia- V- (45 m)
Discesa: l’ultimo tiro porta sul sentiero della cresta del Sumbra. Per rientrare alla maestà del Tribbio prenderlo verso dx e seguirlo. Per ridiscendere alla base delle marmitte prendere verso la cima del Sumbra (sx) scendere la ferrata e seguire le marmitte (almeno 4 calate in doppia) fino alla strada fra Castelnuovo ed Arni.
- Cartografia:
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- Bibliografia:
- Alpi Apuane, collana CAI TCI