Note
Storico
I gradi dichiarati, anche se non alti sono, da prenedere con le pinze perchè condizionati dalle protezioni.
Discesa in corda doppia non semplicissima.
Materiale: corde da 60 m. serie completa di Friends fino al 3 BD compreso tutti i micro molto utili, nuts.
Via trad con poche protezioni fisse in loco ma con ottime possibilità di piazzare protezioni veloci, roccia per 90% buona ma con alcuni punti in cui bisogna prestare attenzione. Sicuro divertimento per gli amanti del genere engagee
Avvicinamento
Discesa in corda doppia non semplicissima.
Materiale: corde da 60 m. serie completa di Friends fino al 3 BD compreso tutti i micro molto utili, nuts.
Via trad con poche protezioni fisse in loco ma con ottime possibilità di piazzare protezioni veloci, roccia per 90% buona ma con alcuni punti in cui bisogna prestare attenzione. Sicuro divertimento per gli amanti del genere engagee
Superare la dogana Italo/Svizzera di Iselle, arrivare sino a Paglino(vecchia dogana) dopo il ristorante parcheggiare sulla dx da dove la parete è ben visibile e sulla sx della quale scende la cascata Caramberos. Attraversare la strada e risalire il margine sx della condotta del torrente che scende. Prima di sbattere contro la parete salire un pendio terroso a sx e raggiungere l'atta cco in prossimità di una pozza d'acqua sotto lo spigolo sul quale parte il primo tiro.
Descrizione
- L1, 35 m.: attaccare sullo spigolino e attraversare a destra su cengia. Salire in direzione dello spit (5b) su placca e mirare all’alberello (cordino) con delicato passo ma ben protetto (6a). Attraversare a destra, salire un diedrino ed attraversare ancora a destra su cengia fino all’albero (cordone lasciato).
- L2, 25 m.: salire a destra della sosta su ottima fessura, ribaltarsi (6a) e ristabilirsi tendendo a destra. Continuare dritto verso un cordone su clessidra (5b) ed uscire a destra fino ad una nicchia (spit e chiodo).
- L3, 45 m.: percorrere la cengia a sinistra oltrepassando un ginepro. Salire allo spit ed attraversare a sinistra (5c) su cengetta. Risalire dritto i due tettini sovrastanti ed uscire su terrazza (6a). Continuare nel diedrino con ginepro ed uscire sulla seconda terrazza (5b). Non dirigersi verso l’albero ma a sinistra costeggiandone il suo bordo sinistro fino alla sosta con due fix dove si trova la calata di 55 m. agli zaini.
- L4, 40 m.: ci sono due opzioni. Si può scalare il difficile passo di blocco sopra la sosta (6a/A0, da liberare), oppure il diedro a destra (5a). Giunti sulla sommità del pilastro proseguire parallelamente ad un insolito crepaccio roccioso fino ad una sosta di calata con due fix, rinviarla, attraversare il crepaccio (II) e puntare all’albero sulla sinistra dove si sosta.
- L5, 40 m.: salire le fessure a destra della sosta, guadagnare la placca e raggiungere la base dell’evidente diedro nero. Scalarlo raggiungendo un chiodo ed uno spit ed uscire a destra (6a+). Tornare a sinistra camminando su cengia e salire un facile diedro fino al cengione erboso. Proseguire verso sinistra fino alla sosta con due fix (sosta di calata).
- L6, 30 m.: continuare a sinistra fino alla base di uno spigolino con uno spit alto. Alzarsi (6b+) e raggiungere una fessura e un successivo chiodo. Attraversare a sinistra fin sotto la verticale di un’estetica lama (5c), alzarsi, rinviare il chiodo, scalare tutta la lama proteggendosi sopra di essa con un friend medio (utilizzare la lama solo per la progressione) ed uscire a sinistra (5b). Proseguire dritto puntando ad una piantina (5c, attenzione a non andare fuori via per la presenza di qualche blocco instabile), proteggersi su di essa ed uscire a destra (5c) rinviando una fettuccia al di là dello spigolo. Sostare su chiodo e spit
- L7, 25 m.: alzarsi direttamente sopra la sosta fino ad uno spit sopra un tetto. Affrontare il tetto a sinistra dello spit (6b) con difficile ribaltamento oppure più facilmente a destra (5c) e continuare in placca seguendo gli spit (5c poi più facile) fino alla sosta di calata con due fix.
- L8, 20 m.: dirigersi verso destra e risalire il diedro (5b) a destra prestando attenzione alla roccia di scarsa qualità. Proteggersi sullo spit a sinistra ed uscire a sinistra con bella arrampicata su tacche (5c) fino alla sosta (1 spit da integrare con un friend).
- L9, 25 m.: salire direttamente dalla sosta (6a) e proseguire su rampa verso destra fino ad un tetto (5c). Uscire dal tetto a sinistra (5c) e poi lungo il bellissimo diedro/fessura (5b) sostando su comoda cengia (nut incastrato da integrare).
- L10, 20 m: salire dritti sopra la sosta sulla fessura/diedro (5c) per tre metri, attraversare in placca e proteggersi prima sul pinetto e poi sopra di esso prima di affrontare un traverso verso destra delicato (6a). Salire verso il tetto ed uscire alla sua sinistra (6b) fino alla pianta che rappresenta la fine della via.
Apritori: G: Pagnoncelli, T. Laamantia, F. Vaudo, M. Tamborino giugno 2013.
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