- Accesso stradale
- Parcheggio poco dopo la diga
- Commento sul ghiaccio
- Croste da rigelo
secco/spaccoso - Quota neve m
- 900
Una quantità enorme di neve sui pendii sommitali, bagnata e pesante ma per fortuna già ben assestata. All’attacco temperatura di poco inferiore allo zero. La cascata è un’unica crosta da rigelo, la molta neve presente ha completamente fatto marcire il ghiaccio sottostante che si presenta come una granita non molto consistente. Le pendenze sono modeste ma la scarsa affidabilità delle viti e la fragilità delle croste su cui si scala rendono la progressione un poco delicata. Il ghiaccio era ben asciutto ma produceva molte lenti alla battuta. Solo sull’ultimo muretto finale il ghiaccio era veramente ottimo e ben chiodabile…per fortuna 🙂 Diciamo che nel complesso è stata una bella avventura più alpinistica che non sportiva. Ultima cosa, l’attacco si può fare molto basso, aggiungendo così due bei tiri da 60 m alla cascata che diventa in totale di ben quasi 300 metri…
Un complimento sincero al mio compagno Giovanni, che alla sua prima avventura su cascata se l’è cavata in modo egregio, sempre calmo e tranquillo…anche se oggi gli faranno sicuramente male i polpacci…