Il solo sistema Tacchi-Zelbio misura circa 10 km rilevati, ma nei periodi di estrema siccità, come questa primavera, é possibile entrare nelle zone più remote della Tacchi e continuare, non senza problemi, fino ai rami lontani delle grotte Stoppani e Fornitori.
Grotta Tacchi. Dalla strettoia iniziale subito dopo il breve scivolo di ingresso , si scendono cunicoli angusti superando un paio di saltini disarrampicabili (una fissa in posto). Dopo circa 15 minuti si raggiunge il P40, uno scivolo inclinato che porta, nei periodi normali, al torrente che proviene dalla Tacchi e si getta nel sifone a valle verso la grotta Zelbio.
Salendo invece a destra, faccia a valle, fra i blocchi, si supera un saltino con corda fissa seguito da un traverso su pozzo. Poco oltre, un altro aereo traverso con fissa permette di entrare nelle gallerie, normalmente impercorribili a causa dei quattro sifoni e del torrente, che dopo 1,5 km portano al famoso sifone “Tipperery”. Attualmente le belle ed ampie gallerie freatiche sono in secca, ma non il Tipperery, che deve essere superato con la muta.
La sua attuale lunghezza é di circa 120 metri, con acqua fino al mento. Dopo il quinto sifone a monte la grotta cambia morfologia. Bellissime gallerie scavate in pressione, con marmitte e scallops, si succedono, intersecandosi rendendo la progressione non facile. Presto la grotta si complica, con tratti fossili e alcune enormi sale di crollo con alti camini e arrivi di acqua dal soprastante Pian del Tivano.
Qui i torrenti seguono dei livelli inferiori (la supposta “Sotto-Tacchi”). Siamo a 5 km dall’ingresso, in zone remotissime, dove negli anni passati, fra il 2012 e il 2019, a seguito di secche eccezionali, gli speleologi hanno raggiunto le zone più lontane della grotta Stoppani, collegando tutto il sistema con 62 km di sviluppo.
Per una ripetizione fino oltre il Tipperery, calcolare 6/8 ore di movimento. Attrezzatura speleo completa + muta semistagna e indumenti di ricambio.