Sci ai piedi o sulle spalle, proseguire sulla marmifera che sale poi ripida fino ad un bivio dove si apre la vista su tutto il versante nord (detto della Carcaraia).
Proseguire a sinistra fino ad entrare in una cava (Cave Carcaraia). Sul versante opposto a sinistra salire un tratturo marmifero che con un paio di corti tornanti entra nel bosco di faggi. Si prosegue verso est alzandoci prima per bosco rado poi per ampie radure. Senza percorso obbligato, superare l’ultima fascia di vegetazione ed uscire nella parte alta della Carcaraia in un ambiente di rara bellezza, quasi lunare, disseminato di dossi, valloncelli, doline e conche, punteggiato qua e là da faggi secolari.
Senza itinerario obbligato, da un valloncello o un dosso ad un altro, tendere in alto verso la cresta est o quella nord-ovest sotto la vetta che spesso è possibile risalire sci ai piedi.
Sono possibili anche altre soluzioni di salita: dal bivio proseguire a diritto verso il Passo Focolaccia per alzarsi poi, facendo attenzione al bosco spesso fitto, sulle ampie piancate sottostanti la cresta nord-ovest; oppure all’ingresso di Cava Carcaraia, seguire il canale a sinistra (dir.sud-est) alzandosi poi per pendii e canali sotto il monte Rocandagia, poi con un lungo evidente traverso portarsi verso la Carcaraia (ben al di sopra del bosco) tendendo verso la sella sotto la vetta della cresta est.
Discesa entusiasmante per i vari dossi, valloncelli, doline e conche, inventandosi o personalizzando l’itinerario. Se il versante nord fosse ghiacciato, merita portarsi con un lungo traverso verso le pendici della Roccandagia discendendo poi per evidenti pendii e canali fino alla Cava Carcaraia.
- Cartografia:
- Carta Multigraphic 1:25000 f° 101/102 Alpi Apuane
- Bibliografia:
- Dianda-Simoncini, 1997, Sci-Alp. in Apuane e Appennino, pag. 37