Il percorso è interamente segnalato tranne la salita alle due vette e lo sviluppo planimetrico complessivo è di circa 26 km.
L’escursione ha inizio a Cologno, che si trova all’ingresso della seconda galleria dell’Alpe Devero, dov’è ubicato il parcheggio a pagamento.
Attraversato il ponte, s’imbocca il sentiero che sale nel prato e s’inoltra nella valletta in direzione nord-est; superate delle baite sulla destra, si svolta a destra e si affronta la ripida salita che conduce all’Alpe Fontane (1910 m), mantenendo la stessa direzione fino a quota 2000 m circa, a questo punto si devia a sinistra e si percorre l’altopiano del Sangiatto fino all’omonimo lago superiore. Si costeggia quindi la sponda orientale fino ad incrociare il sentiero proveniente dalla sottostante alpeggio che sale alla Bocchetta di Scarpia (2248 m). Dalla bocchetta si segue a destra lo spartiacque su comodi ripiani erbosi; in seguito il filo e l’inclinazione si accentuano fino a sbucare in vetta al Monte del Sangiatto (2387 m).
Tornati alla bocchetta, si perde quota lungo il versante opposto, scendendo su buon sentiero fino all’Alpe Pojala (2148 m), ora in direzione nord-est si attraversa il prato acquitrinoso su labile traccia, puntando all’evidente spalla che sale al Lago di Pojala, dove il sentiero ritorna evidente. Lasciato il lago, si sale al Passo di Pojala (2411 m), piegando poi a destra in direzione delle due evidenti cime (quasi identiche) della Punta di Tanzonia, raggiungendo indifferentemente quella Nord o quella Sud (2684 m).
Si torna al passo e, seguendo i paletti infissi nel terreno, si percorre un breve tratto, dopodiché si attraversa una vallettina e si inizia la discesa verso il Lago di Devero. Nell’ordine si superano la baita dell’Alpe Naga (2210 m) e successivamente l’Alpe della Valle (2083 m). Giunti al ponticello, anziché attraversarlo, si volge a destra e s’infila il bel sentiero che sale all’Alpe la Satta, porta d’accesso all’altopiano del Forno, costellato da numerosi laghetti e torbiere. Mantenendo la direzione nord (con riferimento la Punta d’Arbola), si attraversa il tavolato fino all’Alpe Forno inferiore (2200 m). A questo punto, sfruttando la sterrata di servizio dell’alpe, si scende al Lago di Pianboglio (1983 m), superato lo sbarramento del lago si prosegue la discesa fino al Lago di Devero, da cui percorrendo la sponda ovest oppure est si arriva a Crampiolo. A sinistra del ponticello di Crampiolo (rif. Agriturismo), parte una mulattiera che si snoda nel bosco di larici e scende a Devero passando per Corte d’Ardui. In prossimità della piana di Devero, anziché valicare il ponte, si scende a sinistra affrontando una bella mulattiera che scende verso delle baite, poi con attenzione svoltare a destra (traccia meno marcata), si oltrepassa un ponticello in legno e ci si sposta sul versante orografico sinistro del torrente, attraverso un bel sentiero da poco ripristinato, e si giunge alle baite di Cologno (1589 m), posizionate sul poggio sopra la galleria. Lasciando le baite a destra (attenzione a non seguire l’invitante traccia marcata che scende all’imbocco della galleria), si prosegue in piano (rif. palo di legno) e si scende con un breve tratto di sentiero, piuttosto esposto, al punto di partenza.
- Cartografia:
- Kompass n.89 - Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero, Valle Antigorio, Val Formazza