Altrimenti da Peio Fonti,m 1383, risalire le piste sino al Doss dei Gembri,m 2315,proseguire in seguito verso la val della Mite,al termine della quale si devia sulla sx per la vedretta delle Saline,sempre costeggiando la pista.Così facendo sono circa 1800m di dislivello di avvicinamento,più il canale.
E3 per l'esposizione nella parte alta,in uscita;qui si sale sopra balze rocciose,se si cade si salta fuori dalla linea risalita.
Dalla stazione a monte di Peio 3000 si imbocca subito la vedretta delle Saline e si costeggia lo sperone della Taviela.Dopo circa un centinaio di metri si intravede subito il canale:si imbocca a quota 3100 circa e lo si segue fino a tre quarti,insinuandosi fra le roccette del Taviela disegnando una sinuosa “s”.Entrata 40-45°,poi gradualmente si arriva a 45-50°appena prima della deviazione.
Poco prima che delle roccette ci sbarrino il passaggio sopra di noi per qualche metro,imboccare una strettoia sulla dx,quota 3400 circa,fra due blocchi,che ci porta su di una evidente e larga terrazza.Qui di solito c’è molta neve,e si fatica un poco ad entrare sulla terrazza sommitale;può essere utile una corda per assicurare il passaggio con un corpo morto,sci o simili.In discesa se ci si fida si possono tenere gli sci o tavola e fare un piccolo saltino in diagonale.
A parte qualche metro,l’inclinazione poi cala,diciamo sui 45°,ma abbiamo da qui in avanti al di sotto di noi piccole barre rocciose,fuori dal canale.Si prosegue verso l’alto puntando uno sperone roccioso,dalla forma di una torretta;alla sua base lo si aggira sulla dx,e si raggiunge su pendenze che calano la cresta verso la cima.
Nel canale la neve,nonostante sia ad Est,è di solito buona in inverno ed inizio primavera,perchè prende il sole per poco tempo al primo mattino, complice anche la cresta Sud-Est del Taviela,che lo manda in ombra subito;sulle terrazze sommitali il sole invece rimane per più tempo,tutta la mattina,inoltre questo tratto è soggetto al lavorio del vento,si può dire che è un tratto di parete aperta,sottocresta-attenzione!
Nel canale c’è sempre spazio,si alternano curve strette all’inizio a tratti in uscita dove possiamo molto allargare le curve,fino a mollarla;sulle terrazze in cima c’è molto spazio,anche se il tratto è esposto,e si prova una bella sensazioone di aerosità,con una vista tutt’attorno che abbraccia Vioz,S.Matteo,il ghiacciaio dei Forni,Presanella,gruppo del Brenta.
Avvicinamento:40 minuti dalla stazione a monte-canale:1,30h-2,00h.
- Cartografia:
- edizioni Tabacco,n 08,Ortles-Cevedale