Pernottando al rifugio Altavista invece non è necessario richiedere il permesso al Parque Nacional de las Cañadas del Teide per avere accesso al tratto fra la Rambleta e la cima: è però necessario effettuare la salita all’alba e lasciare il sentiero entro le 9 del mattino. (necessaria prenotazione con bonifico anticipato. Il Rifugio richiede la prenotazione ed il pagamento anticipato tramite bonifico; i servizi offerti sono dormitorio e bagni, c'è una cucina ma occorre portare il cibo con sè. Per maggiori informazioni https://www.volcanoteide.com/es/refugio_de_altavista
L'escursione è abbastanza lunga, circa 22 km a/r ma nel periodo estivo può essere il caldo ad aumentare la sensazione di fatica, necessario quindi avere con sè una buona quantità d'acqua (3-4 litri).La salita è generalmente fattibile tutto l'anno, anche se nel periodo invernale-primaverile è possibile incontrare neve sul percorso, verificare la necessità di avere con sè i ramponi. Nel periodo estivo invece non serve attrezzatura particolare nè abbigliamento troppo pesante (un pile leggero e un antivento più che sufficienti)
Raggiunta la cima c'è la possibilità di scendere utilizzando il teleferico che chiude alle 17), poi però per tornare all'auto occorre un passaggio o a piedi lungo la strada asfaltata TF-21.
Dal versante nord: da Puerto de la Cruz, con la carretera principale N° 131 salire a La Orotava, con la carretera secondaria N° C821 salire ad Aguamansa e continuare fino all’incrocio di Portillo de la Villa m. 2.050 - Centro de Visitantes (da questo punto vi è anche la possibilità di salire, però è più in basso come quota di partenza); continuare sulla C821 passando per Mirador dé San José (punto panoramico) fino all’incrocio Km. 40, dove a destra si stacca la sterrata di Los Huevos del Teide e parcheggiare (importante!! non lasciare oggetti di valore nell'auto);
Dal Versante sud. Dall’aeroporto Reina Sofia o dalla zona turistica nei pressi della Playa de Las Americas, salire con la carretera cabildo N. 5112 e raggiungere Vilaflor, proseguire sulla carretera C821, all'incrocio nei pressi della Boca del Tauce, proseguire a destra e raggiungere il punto dell’incrocio al Km. 40.
Dal parcheggio di Montana Blanca si sale lungo strada sterrata (subito sbarrata) seguendo le indicazioni per la Montana Blanca e los Huevos del Teide. Superati i primi tornanti, si trascura una sterrata di destra che conduce alla Montaña Rajada 2509 m , proseguendo con un lunghissimo traverso in leggera ascesa fino ad una curva verso sinistra, dalla quale ci si affaccia sul versante nord dell’isola di Tenerife (spesso ricoperta da una coltre nuvolosa); qui proviene anche il sentiero da El Portillo. La sterrata riprende a salire con diversi tornanti toccando la zona con Los Huevos del Teide (enormi massi di lava nera, appunto somiglianti a delle enormi uova). e infine si arriva al termine della stessa, nei pressi di uno spiazzo dove ha inizio il sentiero vero e proprio. Da qui è possibile (oltre che consigliabile) compiere una breve deviazione per arrivare sulla panoramica spianata dia Montaña Blanca 2750 da qui si gode una visuale straordinaria di tutta la caldera del Teide.
Ritornati sui propri passi, si prosegue a salire lungo il sendero n.7, ottimamente tenuto e ben segnalato. Ha inizio così la lunga e ripida salita che percorre tutto il canalone sovrastante, verso il Rifugio Altavista (si può notare da lontano una palina contro il cielo che ne indica l’ubicazione) tramite il sentiero con infiniti tornanti fra magra vegetazione e molti tratti polverosi (specie d’estate). Si guadagna rapidamente quota, e attorno a 3000 m si supera agevolmente una vecchia colata lavica solidificata per ampie cengie, finchè si esce su una dorsale a sinistra ormai in vista del Refugio de Altavista 3270 m. Il sentiero ben segnato prosegue a sinistra a monte del rifugio, ed inizia a salire lungo una colata lavica nera nella quale sono stati ricavati numerosi scalini per facilitare la camminata; ad una biforcazione con una breve digressione, scendendo a destra si può facilmente visitare la grotta di ghiaccio Cueva del Hielo. Si continua a salire senza possibilità di errore fino ad un bivio, dove a destra si raggiunge il punto panoramico Mirador de Fortaleza (qui si incontreranno molte persone, segno che l’arrivo della teleferica è vicino); si continua a sinistra, con qualche saliscendi molto ben gradinato, sino a raggiungere la Rambleta 3555 m , casotto dei guardiaparco con tanto di sbarra, proprio nei pressi dell’arrivo del teleferico.
Qui se in possesso del permesso di salita, i guardiani dopo le raccomandazioni di scendere entro un’ora e di non uscire dal sentiero, faranno proseguire lungo il sentiero per la cima.Questo percorso è un’opera d’arte, una incredibile scalinata ricavata nella pietraia del ripido pendio est, che molto agevolmente conduce agli ultimi metri. Si raggiunge un intaglio che si affaccia sulla piccola caldera sommitale (l’odore di zolfo è molto intenso e si vedono le fumarole) e quindi proseguendo sulla facile cresta si giunge alle roccette che costituiscono il punto più alto della montagna. E’ anche possibile (seppur vietato in linea teorica) continuare brevemente sulla cresta per raggiungere lo sperone più a sud, da cui si gode di un’ottima visuale sul Pico Viejo.
Discesa: si può optare per scendere con il teleferico, oppure di tornare per il versante di salita. Fino a Montana Blanca si è obbligati a percorrere il sentiero senza alternative, mentre dalla prima curva verso sinistra della sterrata, si nota staccarsi una marcata traccia nei ghiaioni. Premesso che è vietato uscire dai sentieri segnalati, questa traccia dapprima pianeggiante, poi molto ripida permette di scendere velocissimamente bypassando quasi totalmente lo sterrato, riducendo il percorso di parecchi km. Il rovescio della medaglia è che bisogna fare i conti con un gran polverone e fini detriti che si infilano ovunque (consigliabili le ghette per questa variante). Terminato il ripido pendio si deve attraversare un ripiano di pietrame rossastro un po’ più scomodo (si notano ometti indicatori) e poco sotto si trova la strada che andrà seguita fino al parcheggio.
Discesa in sci. Qualora vi fosse stata una buona nevicata (periodo metà dicembre-fine gennaio) vi sono due magnifiche discese da effettuare in sci lungo due evidenti canali (Barranco de Castro e Barranco de las Animas) del versante nord; nella la parte bassa, finita la neve occorre districarsi tra fitti cespugli cercando di raggiungere i sentieri che tagliano orizzontalmente il versante nord e da questi scendere alle casupole di Ridondo o La Florida, da dove con breve discesa si raggiunge la carretera secondaria N° 222 o la principale N° C820 e con i mezzi pubblici (scarsi) o autostop si ritorna in breve a Puerto de la Cruz.
Per la salita l’itinerario è il medesimo sopra relazionato, da farsi tutto sci in spalla.
Si tratta di un vulcano inattivo ma non totalmente spento, come dimostrano le fumarole di zolfo proprio in cima.
- Bibliografia:
- Ed. Rother, Munich - Guide de randonnées - Teneriffe