Bellissimo itinerario che si snoda attraverso panorami incredibili e vari: dalle pietraie polverose di pomice bianca della Montaña Blanca alle rocce laviche nere della Rambleta. Numerosi punti panoramici su diversi punti dell’isola, l’oceano e l’arcipelago. Giornata stupenda, salito in solitaria in meno di 4 ore, includendo una mezz’ora persa a cercare la Cueva de Hielo. In realtà al momento è fatto divieto di visitarla e non vi sono sentieri né indicazioni, ma a chi volesse cercarla posso fornire le indicazioni datemi dal gestore del Riugio Altavista: 100m circa sopra il rifugio abbandonare il sentiero per imboccare una traccia appena visibile sulla destra; gli unici riferimenti per individuare la traccia sono una guglia nera su cui è stata posta una pietra ricurva a forma di corna di bufalo e un piccolo ometto di pietre; la grotta diventa subito visibile appena imboccata la traccia. La scala per scendere non ispira molta fiducia, ma alla fine regge. Comunque non c’era ghiaccio.
Al punto di controllo per l’accesso al sentiero Telesforo Bravo la guardia mi ha graziato lasciandomi passare anche se non avevo documenti d’identità con me (dovete portarli!) e nonostante fossi in anticipo rispetto all’orario per cui era valida la mia autorizzazione. La cima si raggiunge in 20 minuti di mulattiera lastricata. Getti di vapore e solfatare presenti nel cratere.
Non c’è ancora neve, scarponi e ramponi sono rimasti nello zaino a far zavorra!
Un ringraziamento particolare al fotografo professionista Robert Marnika che mi ha gentilmente scattato alcune foto in vetta, avendo io dimenticato la macchina fotografica in ostello…