La cascata in questione si incassa in una evidente e stretta gola sempre in ombra.
Originariamente ci si fermava in una scomoda sosta a spit alla base della goulottina d’uscita. Ora è saltato uno spit (meglio così) e quindi si può e conviene continuare fino al comodo risalto soprastante, con un tiro impegnativo da 60m ( all’altezza dello spit superstite si può passare a sx su muro a 90° o diritto sulla colonna che ha origine dalla strozzatura sulla verticale (90°, larghezza di 1 metro scarso).
Il secondo (o terzo) tiro presenta molte possibilità: dal muro a 90° di sx, fino alle balze appoggiate sulla dx.
La discesa conviene effettuarla con una prima doppia su larice sulla dx orografica e poi una seconda doppia da attrezzare.
- Bibliografia:
- Matteo Giglio - Effimeri Barbagli - 2014 Tipografia Valdostana