- Accesso stradale
- strada pulita fino a Thures
- Osservazioni
- Sentito assestamenti
- Neve (parte superiore gita)
- Polverosa
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
La quotazione a stelle è andata fuori scala!
Partito con mezza intenzione di proseguire dalla Dormillouse per il Terra Nera, arrivo sulla Sonnacchiosa solo soletto dopo aver battuto (facilmente) l’ultimo tratto in 20cm di farina. E’ tutto così bello e tranquillo che potrebbe anche andare bene così (am ciapa fin’an poch’d cumusiun). Poi origlio dai due skialper presto sopraggiunti dell’intenzione di andare al Terra Nera e decido di accodarmi. Un assestamento sul mezza costa subito sotto il Viradantour, poi in corrispondenza del caratteristico torrioncino prima dell’anticima grazie ai due occasionali soci di salita che conoscono la possibilità di alzarsi subito sul crestone appena dopo il torrione, evitando così il mezzacosta più basso, reso pericoloso dalla neve già scaldata dal sole.
Dalla punta parto per ultimo e, arrivato all’imbocco del canale di dx 100mt sotto, che scende tra il Monte Gran Bara e il Roc della Crava, giudicando il pendio sufficientemente sicuro per l’esposizione, l’assenza di accumuli da vento e la bassa temperatura, mi ci infilo. Della parte alta ho confusi ricordi, annebbiati dall’inebriante serpentina in piena erezione mistica da polvere, più in basso devo riattivare il lobo frontale per sciare nel ravanamento degli eli-pacchi di ieri (fiochi e ciechi li ha resi il cicalone, e vagano a code basse sui pendii, ignari delle porte dei granai -lib.cit. da Confessioni di un Malandrino, A.Branduardi-), sempre comunque su farina sciabile.
Unico rammarico, aver dimenticato la macchina a foto.
Oggi Perfetta Letizia!!!