- Accesso stradale
- si arriva ai rifugi,con qualche difficoltà x un tratto dopo le grange
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 1700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Vorremmo dedicare questa salita a Luca Prochet, che ci ha accompagnato in tante belle gite (in particolare est del Viso, M.Bianco, Dome de Neige) e di cui conserviamo un ricordo bellissimo per la simpatia, la prudenza, la sicurezza nel condurci in vetta. Diceva spesso: le gite sono belle prima di farle e dopo averle fatte, durante la gita nulla ti è regalato, bisogna impegnarsi al massimo. Questo si addice alla gita di oggi: giornata bellissima, ma quanta fatica per tanto spostamento e tanto dislivello. Ma quello che rimarrà sarà il ricordo di una lunga grande gita, con cielo terso e panorami fantastici che ben valgono qualche sacrificio.
Giovanni e Piera
alcune note tecniche: direi che è il momento migliore x andare al Thabor. Si giunge in auto ai rifugi. Sotto, dopo le grange, c’è un cartello di divieto di transito, superabile. Subito dopo segue un breve tratto con alte rotaie ghiacciate, ma in piano, dopo di che la strada è perfetta. Si parte dall’auto con gli sci prendendo la stradina subito sotto quella che sale al rif.3°alpini. Attualmente è innevata con 3-4 brevi tratti scoperti, superabili senza gava-buta. Dai pressi del piano della fonderia neve costante.