Giornata dai colori magnifici, attorno ai 2100 abbiamo bucato le nuvole e il sole ci ha poi accompagnato per tutto il giorno. La gita e’ un po’ per amatori del genere “detriti mobili a gogo'”.
Dai rifugi di valle stretta si arriva comodamente al lago, e subito prima di raggiungerlo bisogna deviare a dx verso una traccia (curiosamente non raccordata al sentiero principale per un centinaio di m), oppure su diretti per i prati. Si supera un altro bel laghetto e poi il pendio diventa pietroso, e per tracce non evidentissime si raggiunge il colle 2492m.
Successivamente si risale la cresta a sx del colle, inizialmente per traccia su ripido pendio molto mobile, poi piu’ comodo quando la cresta si restringe. Si giunge ad un tratto orizzontale panoramico e subito dopo le cose diventano piu’ impegnative. In corrispondenza di un saltino, il sentiero passa sotto la cresta lato est, ma non e’ buono, anzi e’ franoso ed in parte non piu presente per via della natura molto instabile del terreno. Le guide che davano questa gita per E credo siano ormai obsolete….
La via migliore da qui consiste nell’affrontare un piccolo camino leggermente esposto (I) e salire in cresta, e successivamente seguire la cresta stessa o il sentiero dove questo non e’ franato o pericoloso. In tal modo, con un percorso abbastanza aereo al limite EE/F si raggiunge il castello finale e la vetta della Rocca di Thures. Attenzione in discesa per il terreno.
Ambiente autunnale incantevole e gran compagnia di SL e KK.