- Accesso stradale
- ok sino al Santuario
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Quota neve m
- 1700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Partiti ancora sci ai piedi seguendo la strada che nei pressi della ex Tana d’la Marmota diventa praticamente una piccola esile lingua che costringe per alcuni metri a scendere a bordo strada per risalire sul ciglio poco più avanti. Seguito la mulattiera sino al pianoro appena sotto le grange dove l’innevamento migliora. Salito direttamente al cippo e poco prima dell’ultimo pendio sotto la croce messo i rampant per neve molto dura praticamente ghiacciata e liscia dove le pelli cominciavano a perdere aderenza. Rimasti in vetta poco per il vento fastidioso e freddo. Un saluto ai due ragazzi del Cai di Peveragno incontrati in cima. Discesa, che dire, atroce sofferenza per la neve dura rigelata e molto tritata dai frequenti passaggi con crosta di difficile interpretazione e di dubbia sciabilità. Il vento e le temperature polari hanno fatto molti danni al manto che si presenta estremamente increspato e con fondo non portante che ha messo a dura prova le nostre gambe e articolazioni. Molto meglio il paesaggio e la compagnia. PS: per lingue arrivati ancora praticamente alla macchina ma chissà quanto durerà ancora. Alle prossime
Oggi con Davide
Una decina in vetta