In effetti le locations scelte per le scene di campagna del film sono nella parte pavese del Parco del Ticino:
- la casa di Artemio è nel territorio di Belcreda, non lontano da Molino d’Isella; citata come “Casa del Camparo” sulla cartina CTR, è nota come “Casa Badò” e si trova proprio sul percorso di vari anelli dalla Sforzesca. Dopo un periodo di abbandono è stata acquistata e ristrutturata da privati;
- Il “Borgo Tre Case”, frazione di “Borgo Dieci Case”, è la Cascina Casoni sulla strada del Canarazzo;
- il passaggio del treno è sulla linea Pavia-Mortara, tra le stazioni di Carbonara Ticino e Villanova d’Ardenghi. Questa location è la più complicata da raggiungere, e magari non sono arrivato al punto esatto: è segnata sulle Google Maps come “Il treno di Renato Pozzetto” ma il percorso indicato, che dalla stazione di Villanova d’Ardenghi sembra un’agevole strada di campagna, è in realtà un’accidentata sterrata (già difficile da individuare) che termina sul ponte di un fosso. Poi lì vicino c’è anche la linea ferroviaria, ma il punto esatto sembra più avanti, e magari si arriva da Carbonara.
Per raggiungere le prime due locations si può fare riferimento ai percorsi descritti nel sito dedicato alle Vie Verdi del Ticino, in particolare il V6 (Anello dei Ronchi), il V8 (Anello delle Farfalle), il V9 (Gran Giro della Sforzesca) ed il VP (sentiero Vigevano-Pavia). La stazione di Villanova d’Ardenghi si raggiunge invece sulla strada asfaltata SP3 di Zerbolò.
E’ un giro decisamente lungo (ca. 80 km), prevedere quindi un discreto allenamento; inoltre una conoscenza almeno preliminare anche se non approfondita della zona è sempre d’aiuto.
Al semaforo alla Sforzesca si segue la Strada dei Ronchi (indicazioni “Villa Ronchi”) per ca. 1 km; al bivio in cui la strada asfaltata curva quasi a gomito a sinistra prendere la strada sterrata di destra (purtroppo non vi sono indicazioni). Si fa una breve discesa, al termine di questa si trova la bacheca in legno del Parco presso un bivio; non ci sono indicazioni, si prende il ramo di destra (il ramo di sinistra porta alla Cascina Ronchi) e si segue la sterrata fino ad incrociare la strada (sterrata anche questa) che da destra proviene dalla SP206; a questo incrocio, dove ancora mancano le indicazioni, svoltare a sinistra e seguire la strada che si lascia sulla sinistra la Cascina Riccardina, supera su un ponte la Roggia Castellana per poi diventare sentiero ed entrare nel bosco. Qui si trovano finalmente le prime indicazioni per gli anelli V6, V8, V9: da ora in avanti occorrerà seguire, in verso opposto alle frecce, le indicazioni per il V9.
Alla palina svoltare quindi a destra, e seguendo la pista si arriva in breve a Ca’ d’Badò, la casa di Artemio nel film, che come detto è stata profondamente rinnovata.
Proseguendo lungo la sterrata si arriva in breve alla strada asfaltata che proviene da Molino d’Isella, nei pressi della cascina-agriturismo Baracca; svoltare a sinistra, proseguire lungo l’asfalto passando la Tenuta Ottone (sinistra) poi la Cascina La Portalupa (destra); continuare sullo sterrato fino ad una radura con le bacheche in legno del Parco, dove la strada termina. Piegare a destra (sbarra) sul sentiero e proseguire in senso opposto alle frecce che indicano gli anelli V8 e V9, che da qui coincidono. Lungo il marcato sentiero si arriva ad incrociare la sterrata nei pressi della Cascina Torricella; svoltare a sinistra e proseguire fino ad incontrare presso una bacheca del Parco il sentiero VP (Vigevano-Pavia), che va seguito fino al ponte di chiatte di Bereguardo.
Al ponte di Bereguardo svoltare a destra, dopo un breve tratto di strada asfaltata (indicazioni) proseguire per sterrata, si sottopassa l’autostrada, si supera il bivio per la Cascina Venara, al successivo bivio (indicazioni) si abbandona la sterrata per un sentiero che entra nella macchia e lungo un percorso ormai invaso dalla vegetazione, che supera un paio di dossi un po’ accidentati, si sbarca su una strada poderale (indicazioni “Canarazzo”) chiusa da un cancello automatico, che si riesce a passare nella finestra lasciata per pedoni e biciclette.
Passato il cancello si raggiunge la strada asfaltata, alta sull’argine, che porta al Canarazzo e poi alla Cascina Casoni, location del “Borgo Tre Case”. Qui nel film c’erano l’osteria e il posto telefonico, il fabbricato (proprietà privata) è visibile dall’alto della strada prima della curva ed appare sicuramente diverso da come lo si ricorda nella pellicola.
Per raggiungere la prossima location (il passaggio del treno) si rientra lungo la strada del Canarazzo fino ad incontrare le indicazioni stradali per Villanova d’Ardenghi. Si passano le Cascine Limido e Caselle, si raggiunge e attraversa Villanova d’Ardenghi, alla rotonda proseguire diritto (seguire le indicazioni per la Stazione) e, secondo le indicazioni Google, dopo la stazione alla prima strada si svolta a sinistra e si prosegue fino al punto di destinazione. In realtà su un ponte la strada, già molto incerta di suo, si interrompe. Si può comunque vedere la ferrovia nelle vicinanze; i passaggi del treno non sono invece così frequenti, molte corse avvengono con autobus sostitutivo.
Per il ritorno percorrere a ritroso lo stesso percorso dell’andata; passata la Cascina Limido, se non si vuole ripetere il percorso su sentiero per Bereguardo, si può optare per un percorso meno faticoso seguendo la strada asfaltata SP3 (poco trafficata) fino a Zerbolò e poi – sempre per asfalto – fino a Bereguardo. Qui si segue il sentiero VP dell’andata fino alla palina al bivio presso la Cascina Torricella, poi – volendo variare il percorso – si seguono in verso opposto le frecce dell’anello V8+V9 che per sterrata portano alla località Ronchi da dove, per strada asfaltata, si rientra alla Sforzesca.
- Cartografia:
- Mappe del percorso al sito “http://www.vieverditicino.it”