Sicuramente una meta molto sconosciuta, noi abbiamo avuto l’informazione del nome attribuito a questo picco, da un anziano signore di Tiglietto, nel Giugno del 2013, quando eravamo in discesa dal Monte Alto.
Prima di arrivare a Ronco, sulla destra all’altezza di un primo ponte in legno, inizia il sentiero che sale alla borgata Tiglietto; giunti sul lato opposto seguire a destra il sentiero, che pianeggiante, risale dapprima nel bosco misto di abeti, poi in prossimità di una dorsale, diventa un bel bosco di faggi fino ad arrivare alla chiesetta sul poggio di Tiglietto.
Dalla chiesetta non si prosegue verso la borgata ma si sale a sinistra su un sentiero segnato con qualche tacca di vernice rossa. (molto probabilmente queste tacche servono ai tecnici dell’azienda elettrica per raggiungere il traliccio posto poco sotto la cima) il sentiero sale ripido nel bosco seguendo grossomodo la dorsale verso la cima, giunti al traliccio con un ultimo strappo su pendio erboso si giunge alla Cima Tavorna 1685m.
Da Cima Tavorna, si segue la traccia che corre grossomodo il filo della cresta, ogni tanto si abbassa a sinistra per aggirare qualche spuntone roccioso. Giunti sotto alla Punta delle Gheule quotata m. 1976, si effettua un breve traverso e si risale un ripidissimo pendio erboso fino a sbucare alla selletta fra le due punte, e per brevissima cresta, si raggiunge la croce della Punta delle Gheule, m. 1964.
Si ritorna all’insellatura fra le due punte, ci si alza alla punta quota 1976, si segue grossomodo il filo della cresta su labile traccia di passaggio, contornando le asperità, si passa la quota 2259, piccolo ometto in pietra, si giunge ad una successiva sommità, circa 2400 di quota posta proprio alla base della cima dell’Uja di Tiglietto; ora è possibile risalire la cresta di rocce rotte oppure aggirarle a destra e salire con un traverso ascensionale, il ripido canale che si origina proprio dalla vetta; raggiunta la dorsale opposta, seguendo il largo e facile filo si giunge in vetta.
Discesa per lo stesso percorso di salita.
E’ pure possibile e forse anche più conveniente, risalire brevemente alla vicina sommità di quota 2444, dove nei pressi si trova una grossa torretta in pietre, che sta appunto ad indicare che si può iniziare la discesa del ripido canale erboso in direzione del 2° lago di Canaussa, quello di quota 2155, giunti alla pietraia posta sopra il lago, si aggira a destra e poco più in basso si segue una vecchia traccia di sentiero che porta ai pianori dell’Alpe Canaussa.
Nei pressi dell’alpe si rintracciano gli ometti del sentiero di salita ai Laghi.
Man mano che si scende, la traccia diventa più evidente, compaiono anche qualche vecchia tacca di vernice rossa che ci guidano al ritorno verso Tiglietto ed al ricongiungimento col sentiero di salita di Ronco.
- Cartografia:
- Mu Edizioni - Carta della Valchiusella