Tignaga (Pizzo) da Carcoforo per il Colle d’Egua

Tignaga (Pizzo) da Carcoforo per il Colle d’Egua
La gita
gianmario55
5 23/10/2011
Accesso stradale
regolare

Finalmente una gita nella sempre bella Valsesia. E che gita! Il giudizio complessivo è sicuramente stato influenzato dalle condizioni che abbiamo trovato. Siamo partiti da Carcoforo sotto un cielo plumbeo che non lasciava molte speranze. Dall’Alpe Egua ci siamo poi trovati immersi nella nebbia e poco sopra erba ed alberi erano coperti di galaverna. Ma giunti a quota 2100 circa siamo usciti dalle nuvole ed ovviamente tutto è cambiato. Il mare di nubi copriva tutta la pianura, fino all’orizzonte, mentre il cielo era completamente terso.
Dal Colle d’Egua il primo tratto della cresta che sale al Cimonetto è erbosa, ripida e piuttosto infida, mentre successivamente si sale su terreno ripido ma solido e divertente. Il traverso dopo il Cimonetto è invece relativamente agevole, pur richiedendo prudenza, essendo presente una discreta traccia. Seguendo questa traccia fino al suo termine, dopo avere superato la verticale di un marcato e stretto intaglio ed in corrispondenza di un ometto posto su un grosso masso, si vedono sulla destra due tacche rosse orizzontali piuttosto sbiadite che, seguite da altre, indicano quello che verosimilmente è il miglior passaggio per raggiungere la cresta. Si incontrano in particolare due brevi passaggi rocciosi, non particolarmente difficili ma neppure banali, soprattutto in discesa. Una corda al seguito in effetti non guasta. Dalla vetta panorama veramente superlativo. In discesa, dalla base del canalino, siamo scesi abbastanza agevolmente su prati e comode pietraie verso l’Alpe Pian delle Ruse, ormai ben visibile grazie al dissolvimento delle nebbie, seguendo una serie di ometti che ci ha portati ad incrociare il sentiero 122a poco a monte di questa. Con Fausto, Michele e Antonio.

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