Questi due gruppi di montagne, che in realtà non sono tra loro neppure collegati, potrebbero benissimo essere saliti separatamente per i loro faticosi crinali, misto erba, rocce e arbusti, incontrando anche alcuni insidiosi passaggi esposti che richiedono qualche breve passo d’arrampicata (max II).
Da queste cime si ha comunque la possibilità di godere di un ampio panorama circolare su tutte i monti della Valle antrona e particolarmente sul Gruppo dei Pizzi Andolla-Bottarello.
Con il sentiero 32 portarsi all’Alpe Fornalei (mt 1094) e proseguire oltre questo con il percorso segnalato per La Forcola (mt 1914), sella erbosa che collega il Lago di Antrona a Cheggio, incontrando in sequenza gli abbandonati alpeggi Forcola Inf. (mt 1681), di Mezzo (mt 1800) e Superiore (mt 1914).
Dalla Forcola, la sella dove si trovano anche i ruderi degli alpeggi Superiori, si può in breve salire anche al vicino Punto Panoramico (mt 1984), ottimo osservatorio per poter controllare tutta la successiva cresta da seguire per raggiungere la quota 2476 e i Ton, l’evidente duplice torrione roccioso proteso sulla destra in direzione della Val Loranco.
Dalla Forcola una flebile traccia di sentiero permette di traversare sotto costa sul versante S il ripido versante erboso sino alla facile valletta che collega al punto nodale quota 2476, segnalato anche da ometti, da cui si stacca anche la dorsale diretta ai Ton.
Perdere una cinquantina di metri di quota portandosi alla base del Ton Sud, che si raggiunge (F/PD) traversando sulla destra circa a metà della cresta sfruttando un evidente cengia che permette di aggirare il verticale muro finale che richiederebbe qualche difficoltoso passo d’arrampicata esposta.
Le roccette finali necessitano comunque d’affrontare un breve tratto d’arrampicata (II) per poter raggiungere il pianoro sommitale, più ampio di quel che può apparire dal basso, della cima del Ton S (mt 2490).
Dal Ton S scendere la cresta sfruttando un marcato canalino e superare alcuni massi che ostacolano l’attacco alla più facile cresta del Ton N (mt 2499).
Nel caso si volesse evitare al ritorno il traverso esposto per scendere alla base del Ton S è possibile effettuare una dsiscesa in doppia sfruttando una già esistente sosta attrezzata per calata.
Una volta tornati all’Alpe Forcola quota 1800 si possono di osservare bene entrambe le Punte Forcola N e S notando così un possibile percorso per poter salire direttamente al maggiore.
Portarsi al centro della parete, traversare tra gli ontanelli alla base della fascia rocciosa e iniziare la salita in direzione delle rocce del vertice seguendo grossomodo un accennato crinale con qualche esposto passaggio obbligato.
Dalla Punta della Forcola (mt 1979) si può scendere direttamente alla sella tra le Punte N e S continuando lungo la cresta S evitando il verticale salto finale abbassandosi sulla destra per sfruttare alcune facili placche portandosi alla sella
Dalla sella una traccia più evidente permette di raggiungere la sommità della Forcola S dalla quale si nota, poco più avanti, un’anticima su cui è posto l’ometto, che probabilmente corrisponde con la quota mt 1946 segnalata sulle carte.
Splendido panorama a picco sulla piana di Antrona.
Si ritorna lungo la cresta alla selletta tra le Forcola S e N per scendere nel canale, a tratti invaso da ontanelle, riprendendo il sentiero, da seguire fino al fondovalle, all’altezza dell’alpeggio Forcola Inf. (Tot 10h)
- Cartografia:
- CNS 1329 Saas