- Accesso stradale
- arrivati senza problemi fino a Pont Serrand, strada pulita.
- Osservazioni
- Nessuno
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1900
Per oggi le mirano erano diverse, ed il vero obiettivo era l’Aiguille Veys, ma la lunghezza complessiva del percorso e le condizioni di innevamento hanno allungato di molto i tempi di percorrenza, e abbiamo dovuto trovare una gita più breve e fattibile, per non concludere la nostra giornata con il nulla di fatto. Così, in base all’orario e al punto dove ci siamo fermati per valutare le possibili mete di ripiego e/o alternative, la scelta è caduta infine sulla Tormotta. Siamo partiti intorno alle 9.00 da Pont Serrand e il primo tratto del sentiero e stradina poi erano del tutto privi di neve nonostante fossimo al 19 dicembre. Meteo perfetto, cielo sereno e giornata limpida, con temperatura piuttosto elevata per la stagione in corso. Superato su asfalto il Ristorante Lo Riondet, abbiamo iniziato a calpestare la prima neve intorno ai 2000 m di quota, neve compatta e portante, ma poi, appena superati gli alpeggi Lecheprè abbiamo trovato neve piuttosto recente, a tratti farinosa che poggiava su fondo duro e poi crostosa e abbastanza consolidata ma non reggeva molto il passaggio e nel valloncello che portava al colle di quota 2550 m a tratti si sprofondava. Gli ultimi 250 m di dislivello per raggiungere il colle sono stati abbastanza faticosi e tutti da tracciare, per cui i tempi di salita si sono allungati non poco. Una volta raggiunto il colle ci siamo resi conto che mancavano ancora un paio d’ore per raggiungere l’Aiguille Veys, allora, dopo un rapido consulto tra di noi, ci siamo decisi ad accorciare la gita e trovare una meta di ripiego. La scelta è caduta sulla vicina Tormotta che abbiamo raggiunto per l’ampio costolone SO, con il tratto finale in erba e salito quindi senza ciaspole ai piedi. L’unico breve passaggio che ha richiesto attenzione era una breve fascia di roccette innevate superate per scendere in un piccolo avvallamento sotto il colle di quota 2550 m. Gita che in queste condizioni ha richiesto a noi 4.30 ore come tempistica di salita. Sarà anche una cima minore o secondaria, però il contesto ambientale e il panorama ammirato dalla cima sono davvero di prim’ordine! Circa 40 minuti di pausa e poi siamo scesi. Nel pendio-canale che dal colletto di quota 2550 m alla conca del Lago Verney con la neve allentata per il gran caldo spesso si sprofondava e siamo finiti in buchi anche profondi, che sembravano quasi dei veri e propri crepacci! Una discesa faticosa…da tribolazione fino al lago, ma poi sulla stradina era un’altra storia e siamo scesi bene fino al parcheggio di Pont Serrand. Una gita di ripiego, ma ugualmente piacevole ed interessante che non ha comunque deluso le nostre aspettative, e non siamo tornati a casa mani vuote! Un mese di dicembre veramente anomalo per condizioni generali della montagna, clima e temperatura!
Oggi in questo vallone e su questa cima eravamo presenti solamente noi, bella ciaspolata e bella gita complessivamente. Gita e giornata piacevoli dal primo momento fino all’ultimo, in compagnia di Fabiano e Pia, genovesi come il sottoscritto, di Giorgio e Jagoda di Ivrea (che ho ritrovato con molto piacere!!). Gita fatta in giornata.