L’individuazione della punta non è certa. Sulla carta Fraternali esistono due quote : 1770 m e 1813 m sopra la fontana del Toroj. La croce con il nome è posta sulla seconda . Alcuni la chiamano anche “Piccola Sourela”.
Anche l’etimologia è incerta. Sicuramente non è come scritta sulla targa in vetta “Turuy” in quanto in piemontese la lettera y non esiste. Grammaticalmente dovrebbe essere esatto “Toroj” (in piemontese la “o” non accentata si legge “u”). Sulla Fraternali, spesso errata nei termini in piemontese, è scritto Toruj.
Dalle case di Col S.Giovanni proseguire un 200 metri verso il colle del Lis e prendere a destra la sterrata che sale in uno splendido bosco prima di faggi e dopo di betulle, incontrando numerose baite. Usciti dal bosco seguire i pochi segni che portano in breve sulla dorsale a sinistra. Da qui con pendenze moderate , sempre su buon sentierino si raggiunge un ripiano e poi si punta dritti verso la tondeggiante punta Sourela. Un tratto un po’ più ripido e si è sulla vetta, contrassegnata da un segnale metallico molto originale, di provenienza “industriale” con cassettina e diario di vetta. Ottimo panorama .
Quindi si scende una cinquantina di metri sul sentiero già percorso fino a trovare una traccia che piega a destra (sud). E’ il sentiero per la Torretta del Prete che passa sotto una prima puntina, quota 1767 m, e poi sotto una seconda, quota 1770 m, dove però si perde molto fra i rododendri. Si supera comunque abbastanza agevolmente questo tratto e si raggiungono dei prati dove la traccia, ora più evidente, piega a destra. La si segue per breve tratto e si guadagna la vetta della Punta Toroj 1813 m , contraddistinta da un altro curioso segnale formato da due sci verticali con appesa targa in legno.
Per il ritorno si ripercorre in discesa il sentiero già fatto fino ad incontrare una deviazione a destra che porta ad una presa d’acquedotto. Da lì attraversare, scendendo leggermente, puntando alla dorsale che si vede davanti (riferimento : verso il Rognoso). Si attraversa un ciaplè di rocce stabili, un tratto erboso e si raggiunge la dorsale. Da qui si scende a sinistra trovando tracce di un vecchio e ampio sentiero che piega prima a sinistra e , in prossimità del bosco, piega poi decisamente a destra. Lo si segue brevemente pervenendo alle Muande Freste dove arriva una sterrata. Questa scende con alcuni tornanti nel bosco e raggiunge la strada provinciale poco prima di Niquidetto.
Non resta che svoltare a sinistra e percorrere la strada (4 km) fino a Col San Giovanni, chiudendo l’anello.
- Cartografia:
- Fraternali Editore 1:25000 n.8 Valli di Lanzo