Una via unica in un posto altrettanto unico, un incrocio tra gorropu ed il verdon, con roccia stratosferica, sembra di scalare sui tafoni della corsica ma di calcare.
Ci sono diversi disegni-relazioni in rete (li riporto tutti qui allegati) ma 2 su 3 non c’entrano proprio niente! Fate riferimento a quanto sotto in descrizione.
Ideali le mezze stagioni, portarsi molta acqua (3-5 litri!).
La discesa del canyon fino alla spiaggia di Sa Calobra è una escursione classica, dicono la più bella dell’isola, da non prendere sotto gamba (leggete in giro..).
Roccia molto buona ma con tratti da trattare con delicatezza, primi 5 tiri riattrezzati benissimo, gli ultimi 2 presentano materiale più vecchio. È una salita alpinistica, bisogna proteggersi molto, non si scende sulla via.
Ambiente mozzafiato.
Altre info: su queste pareti ci sono circa 10 vie, tutte molto dure tranne questa e la normale, ma non sono presenti relazioni da nessuna parte.
Sull’isola ci son circa 300 multipitch ma i local le tengono “segrete”. L’unica guida del posto, la Rockfax, ne riporta infatti solo 3 o 4 in tutto.
Guardando la grotta si notano 2 linee di fix, una a sx chiodata nuovissima e molto vicina (via di 7a max), una a dx, poco a sx del filo del pilastro (è la nostra).
- L1: si può partire dritto a dx sulla linea di fix (6 fino in sosta) o a sx lungo l’evidente fessura (1 chiodo a 8m), poi traversare lungamente a dx fino agli ultimi 2 fix della diretta. VI a sx, a dx non sembra tanto diverso.
- L2: salire tutto l’evidente diedro sopra la sosta, con molti passi strapiombanti e fisici, da proteggere con friend fino al 4 (2 fix). Uscire poi verso dx seguendo il facile fino alla sosta. VII-
- L3: 10m di traverso orizzontale a dx (proteggerlo con friend o il secondo rischia grosso), passare sotto un evidente “naso” e risalire il canalino retrostante, senza oltrepassare lo spigolo contro il cielo (1 chiodo in cima al “naso”). Continuare verso dx fino a sosta in una nicchia. Gestire bene le corde! VI
- L4: leggermente a dx e poi su dritto passando a sx di una evidente grottina. Uscirne a sx e poi placca a gocce, stupenda e facile. V+. Dovrebbe esserci una variante che gira più largo a dx, più facile ma su roccia precaria.
- L5: a sx nel diedrone fino ad evidente fix, poi su dritti fino a secondo fix vecchio. Da qui salire l’impegnativa placca rossa a buchetti (lungo runout, expo!) fino a clessidra e 2 chiodi marci. A sx allo spigolo della placca e dritti in sosta (2 fix vecchi da rinforzare con BD viola). VI+ expo.
- L6: ancora a sx sull’evidente fessura strapiombante (vecchio cuneo di legno) e ribaltarsi sul filo stando molto attenti a come si maneggia l’enorme blocco incastrato (paura!). Su dritti per fessure verticali fino a fix 6mm (evitare il cordone a dx, sosta vecchia a chiodi), lungo traverso a sx su bellissime zanche strapiombanti da proteggere a friendini, esposizione totale e molto fisico, stupendo! VI
- L7: la placca davanti sembra durissima ma è il tratto più facile. Leggermente a sx della sosta dritti per 8m fino a mettere un microfriend, poi traversare a sx fino ad evidente fessura (friend) e ancora oltre, passando sotto uno strapiombino, bellissime gocce per i piedi non visibili dalla sosta. Non entrare nel rumego a sx ma stare sul filo del pilastro su roccia buona e fessurata. Ad un certo punto si deve rientrare per forza a sx su roccia sporca e precaria, salire con attenzione gli ultimi 20m verticali. Sosta da attrezzare su friend e spuntoni in cresta, tiro da 55m. V e VI.
NB: tutti i tiri tranne l’ultimo sono da 30-40m.
Discesa a piedi: è fattibile ed evidente ma molto lunga e complicata. Bisogna fare un giro ad anello e scendere senza tracce evitando la fascia strapiombante finale sul canyon. A detta dei local da 2 a 4h. Fatevi delle foto del versante durante l’avvicinamento il mattino e prendete dei punti di riferimento.
Discesa in doppia: dall’ultima sosta scendere sull’altro lato della cresta, slegarsi e scarpe comode. Salire per 30m fino ad un piccolo intaglio con 2 evidenti spit senza maillon. NON si scende da qui. Continuare ancora per altri 30-40m, fino ad individuare una cengetta molto esposta di 10m che scende sul versante canyon, 20m prima che la cresta presenti un risalto verticale. Sosta con 2 fix e maillon (cordino da sostituire) della via Polaris (7b).
Da qui sono 6 doppie perfettamente lineari ma tutte nel vuoto e decisamente emozionanti.
Le prime 4 doppie sono da oltre 40m, solo le ultime due son da 30 (se ne può fare una sola da 61 finendo su uno speroncino da scendere con attenzione, albero malefico).
La prima doppia si trova bene, la seconda bisogna andare oltre alla prima cengia sotto il primo strapiombo che si scende (poco intuitivo). Poi giù dritto su soste nuove con catena. S4 è totalmente illogica, appesa scomodissima (in 3 auguri!) su una paretina verticale di 10m tra 2 comode cenge. Da S4 giù in 61m o sosta intermedia in una grottina.
Se si incastrano le corde si è fregati!
Dovrebbero esserci altre 2 linee di doppie scendendo e non salendo dall’ultima sosta della via ma non ho altre info.
Dalla base si torna all’auto in 90 faticosi minuti, 500m di dislivello D+.
Il cell prende bene sulla prima parte del sentiero prima del canyon e sulla cresta di uscita dalla via, nel canyon ovviamente no.