Ben innevato questo pendio della montagna, pulito solo nella crestina finale di rocce rotte, da pochi metri prima della vetta. Percorso ben gradinato dalle cordate che ci hanno preceduto ma neve ormai cedevole date le alte temperature odierne. La traccia presente aggira completante la terminale e passa distante dalle pareti rocciose quindi è ultra sicura ma osservando le foto fatte dalla punta vicina, con questo caldo, qualche buco potrebbe aprirsi da un momento all’altro. Giornata afosa con quasi totale assenza di vento. Prima volta che salgo quassù per dare un’occhiata ai vari colletti ed attacchi di queste cime secondarie (e non !). La nostra cordata oggi proprio non carburava, mancava qualche ingrediente per avere una perfetta sintonia.
Ripieghiamo quindi su questa cima dopo aver osservato per un po’ le normali della Tour Ronde, poco distante interessata da roboanti scariche di roba anche grossa e dopo essere saliti all’ anticima Nord dell’Entreves (quota 3554 m) la cui cresta è perfettamente pulita; qui abbiamo tralasciato la guglia finale dove c’erano decine di persone, avevamo tutto il necessario, qualche passo di terzo e sarebbe stata anche nostra ma non si era tutti convinti, la vista frontale può mettere un po’ di soggezione ma da altra angolazione si vede che è ben appoggiata. Molta gente in giro, selfie finale con turisti sud coreani in espadrille sul ghiacciaio adiacente gli impianti. Con Fabrizio NA e Claudio (gaijin).