Dda piazza del Forno, posta dietro il municipio di Roaschia, si imbocca la vecchia mulattiera per Tetto Gheina con una salita a mezza costa immersi nella natura, con ricca vegetazione a noccioli selvatici, ciliegi e castagni secolari. Lungo il percorso, sulla sinistra si ha uno splendido scorcio panoramico sul paese.
Dopo una mezz’ora di cammino, si arriva a Tetto Gheina 972 m, dove si è ripagati da una meravigliosa vista delle montagne del vallone La Freida. Girando sul lato destro della borgata, si percorre per circa 20’ un tratto di strada asfaltata ammirando la bellezza selvaggia del luogo e con possibili avvistamenti di caprioli. Arrivati all’imbocco di Tetto Rive si svolta a sinistra e, dopo 15 minuti di cammino su sterrato, si arriva al colletto Seuil di Fantin (Mout Turin) 1135 m noto per il panorama a 360°. A nord, si può osservare gran parte della pianura della “Provincia Granda”, verso sud, tutta la catena montuosa di Roaschia dominata dal Monte Bussaia 2451 m. Svoltando a destra, per circa 30’ si percorre la cresta di spartiacque e di confine comunale. Lungo il sentiero vi sono degli affioramenti rocciosi che in passato costituivano cava locale di pietra per la costruzione delle dimore dei roaschiesi e dei muri a secco. A metà tragitto si arriva al punto più alto 1243 m, sempre immersi nel fresco bosco di pini e faggi monumentali. Di qui inizia la discesa che porta verso Tetto Chiotti 1070 m, la borgata più popolata di Roaschia ove si venera la “Madonna Nera”. E’ visibile la targa in ricordo della prima salita in macchina con una Fiat 500, attraverso la mulattiera che ci ricondurrà di ritorno al paese. In questi ultimi venti minuti di discesa ci s’imbatte nel pilone San Giuseppe. Una vecchia leggenda narra che vi siano ancora le orme di Gesù Cristo che quivi si nascose. Poco dopo, attraversato Tetto Burgioi, si gira a sinistra, poi subito dopo a destra, per percorrere l’ultimo tratto di anello che conduce in località Sant’Antonio dove termina il percorso sentieristico. S’imbocca la via centrale del paese, caratterizzata da un’architettura “borgarina” molto apprezzata dai visitatori.
NOTE: piacevole escursione che offre panorami molto estesi sulla valle e sulla pianura cuneese.
Mont Turin, così soprannominato perchè in giornate limpide è possibile vedere le colline torinesi.
Tempo di percorrenza: ore 2h30’ o poco più
- Cartografia:
- Cartografia: Carta n°15, 1:25000, Fraternali editore