Piacevole avvicinamento su sentiero ben segnalato, che si imbocca dal ponte di fronte al ristorante Bricco. Dall’Alpe Saulera il colletto del Tovo è evidente; una volta scollinato si scende fino ai ruderi di un’alpeggio su sentiero ben tracciato, pur nella vegetazione rigogliosa. Sul grande larice sotto i ruderi si individua una grande freccia blu che punta verso sinistra; seguendo i bolli blu verso il gendarme è impossibile perdersi.
Via protetta a spit e chiodi, integrare può essere utile (usato 0.2, 0.4 e 1) ma non è strettamente necessario, se non su L4. I chiodi non sono da ribattere e i cordoni presenti sono ancora in buono stato. Occorre prestare ancora un po’ di attenzione alla roccia in alcuni passaggi, anche se la via si sta ripulendo. Consiglio di evitare di ripetere la via con tempo umido, perché la roccia può essere molto scivolosa in alcuni tratti. Consiglio anche la visita all’altare celtico (relazione su Gulliver), ma per il rientro tornate sui vostri passi: in questa stagione il sentiero che arriva alla Masinà è una giungla di ortiche!
Bella via, piacevole e non difficile per raggiungere la vetta di Rocca Tovo. Si può fare in mezza giornata e permette di godere di una bella vista sulla conca di Pian della Mussa e giù fino ad Ala di Stura: consigliata per un rapido e piacevole primo approccio alla zona.
Un grazie agli apritori!
Con Aline.