Seconda tappa del Trek Costa Verde con sviluppo di 21km. Dall’Agriturismo l’Orizzonte si ritorna verso la costa per strade carrabili ed asfaltate passando in parte alla pineta di Gonnesa fino ad arrivare Marina di Gonnesa. Messo piede sulla spiaggia la si percorre lungamente fino al suo culmine in direzione nord arrivando a Funtanamare dove troviamo il passaggio sbarrato dai muri di contenimento del corso d’acqua Riu sa Masa, lo si oltrepassa con due opzioni. la prima, se il mare è calmo ed il rio non è in piena direttamente alla foce. La seconda, dalla spiaggia ci si porta verso un parcheggio prendendo la strada che esce sulla strada provinciale e poi rientrando ancora verso la costa.
Ripreso il sentiero si ricomincia a salire percorrendo tra la vegetazione a basso fusto la stupenda costa con viste panoramiche stupende, si attraversa poi con un po’ di attenzione una zona a picco sul mare con sentierino di ghiaia friabile attrezzata con qualche cavo corrimano e cordoni. Si procede poi più agevolmente con bella vista a mare sullo Scoglio del Morto fino a scendere verso Portu Raffa dove si rimonta un ripido tratto che sale verso l’imbocco di una galleria artificiale che sbuca alla Miniera di Nebida, dove sorge uno dei più significativi esempi di archeologia industriale in un paesaggio costellato da pozzi estrattivi e gallerie, laverie e pontili, edifici e case dei minatori. Notevole è la struttura in pietra e mattoni della Laveria Lamarmora affacciata sul mare realizzata nel 1897 per il trattamento di piombo e zinco. Il magnifico complesso è costituito da quattro volumi sovrapposti e degradanti verso la costa con belle finestre ad arco acuto.
Lasciato il sito minerario si sale sul sentiero che porta al piccolo paese di Nebida, utile per fare spesa e rifornimenti per il giorno dopo. Da qui si riprende l’escursione scendendo il sentiero che si inoltra in una valletta e sbucati su una strada si scende alla piccola insenatura di Porto Banda. Rimontati sulla costa si prosegue lungamente con magnifiche visuali sull’ormai vicino scoglio del Pan di Zucchero, si scende poi alla spiaggi Porto Corallo dove con un ultimo tratto si raggiunge la spiaggia di Porto Cauli a Masua, ottimo punto di sosta al chiosco ristorante della spiaggia.
Qui finisce la tappa, ma il mio consiglio e di integrare l’itinerario con la visita alla Miniera di Porto Flavia consultando gli orari di apertura per visite. Per chi volesse farla dalla spiaggia di Porto Cauli si continua facilmente salendo nel parcheggio mettendo piede sulla strada sterrata, la si percorre lungamente in orizzontale per un paio di chilometri arrivando alla Miniera di Porto Flavia. Calcolare che la visita, obbligatoriamente guidata e a pagamento, porta via all’incirca un’ora.