1) Dalla base della proboscidona si sale senza via obbligata per una sessantina di metri puntando poco a destra della base della fessura che la delimita a sinistra e arriva più o meno a quell’altezza prima di sparire. Vagando ci si trova di fronte l’unico spit del tiro e brevemente si acciuffa la sosta. III+. Una specie di Patabang più facile… 😉
2) Sul filo o poco a destra. Due spit per una trentina di metri. IV.
3) Sul filo, molto verticale, un tratto strapiombante. 14 spit nuovi e un chiodo più un po’ di cimeli di interesse solo etnografico. 6a+. Sarà stato il freddo ma gli avrei concesso pure il 6b. Molto “traction avant”.
4) Si appoggia. Più o meno sul filo. Con un po’ di intuito e di fortuna si trovano i tre spit. IV+
5) Sempre più facile fino in cima. Due spit. IV.
Dalla cima si scende facilmente sull’altro versante per tracce e roccette e per il canale a sinistra guardando che riporta alla base.