- Accesso stradale
- Nulla da segnalare.
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da vento/sastrugi
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da vento/sastrugi
- Quota neve m
- 1500
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Avevamo voglia di vedere un posto nuovo e toglierci dai soliti percorsi iper battuti e siamo stati abbondantemente accontentati.
La gita è molto bella per paesaggio e itinerario, ma la neve era da orrenda a in qualche modo sciabile.
La traccia è stata molto ben battuta da tre ragazzi (che ringraziamo) fino all’altezza del canale che dal Plan de la Sabla sale al Mont Gelé, da lì itinerario intonso e quindi tracciato da noi.
Siamo saliti con gli sci fino a pochi metri dall’anticima, poi li abbiamo tolti per le molte pietre affioranti. In discesa abbiamo optato per rimetterli solo al colle di Chardonney per salvare solette e ginocchia.
In discesa abbiamo trovato prevalentemente neve ventata crostosa e nella parte bassa della gita una croccante crosta da pioggia. Anche le ginocchia facevano crac…
Qualche curva decente dove la neve ventata era portante, un metro qua e uno là, e nel boschetto sotto al rifugio.
Se non altro siamo partiti e arrivati sci alla macchina.
Mont Gelé tracciato e percorso, ma anche lì pare che la neve non fosse un granché dai commenti alla macchina con altri ski alper.
Intensa giornata con Ale, Chiara, Vale e Claudio beato tra le donne.