- Accesso stradale
- nessun problema
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Gran bella sci alpinistica alla quale non manca nulla, dal buon dislivello alla salita in cresta coi ramponi fino al percorso ad anello che consente di godere dei magnifici paesaggi della Valpelline, di questi tempi molto affollata per il discreto innevamento. Giornata piuttosto calda e priva di vento. Come la maggior parte degli sci alpinisti siamo saliti dal bosco dove i rampant possono essere utili ma non indispensabili su traccia segnatissima dai numerosi passaggi. I rampant sono invece importanti nel ripido e piuttosto duro tratto che conduce al colle (chi è salito senza ha tribolato). Qui abbiamo lasciato gli sci e calzato i ramponi per salire sulla cresta che conduce in vetta. La progressione è stata un po’ lenta a causa delle tantissime persone e dei due simpatici cani che si dovevano alternare nei passaggi un po’ più esposti. Splendida la vista su alcune delle più belle della Valle d’Aosta. Discesa sul versante opposto a quello di salita, con primo tratto particolarmente divertente per la neve farinosa ancora presente. Dopo abbiamo trovato vari tipi di neve, con prevalenza di crosta portante ben sciabile. Da quota 2.000 in giù il manto era già primaverile. Consigliabile seguire la stradina, che è ben innevata, perché nei tagli si rischia di toccare pietre. Interminabili gli ultimi 3 chilometri in piano per ritornare alla sbarra dove si è lasciata l’auto. Potrebbe essere opportuno rimettere le pelli in considerazione del fatto che il tragitto è in leggera e quasi impercettibile salita che costringe a spingere quasi sempre. In ottima compagnia degli amici Matteo, Andrea, Luca, Igor, Enrico e dei “tavolari” Francesco e Federica.