Per la prima parte dell'itinerario vedere anche: Chavacour (Col de) http://www.gulliver.it/itinerario/53049/
che per comodità di lettura ho riportato qui sotto con qualche piccola aggiunta.
Il Berutto assegna a questa ascensione il grado di difficoltà PD perchè il ghiacciaio, pur essendo facile e sicuro, è in alcuni punti ripido e potrebbe non essere ricoperto da neve a stagione avanzata. A noi (parlo anche per i miei compagni di gita, più esperti di me in campo alpinistico) è parso sovrastimato.
Dalla località Champtorné proseguire per circa 6 km sulla strada sterrata. Nei pressi del Piano di Lodetor prendere il sentiero che conduce al Bivacco Tzan, situato nei pressi dello splendido lago di Tzan (segnavia contradditori: n. 5 e n. 8, seguire il n. 5 fino al Crot de Loup dove diventa n. 4).
Proseguire intorno al lago fino ad incrociare e a seguire l’Alta Via n.1. A q. 2600 circa imboccare la Comba de Chavacour voltando a dx e tralasciando l’AV. 1, che prosegue per il Col Fenetre du Tzan (bivio non molto visibile, l’ometto con paletto in legno si trova un po’ scostato dall’Alta Via 1), costeggiare prima in falsopiano un torrentello, poi, dopo averlo guadato, risalire il ripido canale a fianco del corso d’acqua (tacche gialle e ometti). Si raggiunge così un ripiano, a fianco del cordone morenico alle cui spalle è posto uno splendido laghetto.
Seguire gli ometti (non molto numerosi) e imboccare una larga rampa tra grandi blocchi, giungendo alla base del grande accumulo detritico su cui poggia il colle. Si rimonta l’ultimo tratto fino a raggiungere la larga sella del Col de Chavacour.
Dal colle volgere a dx e risalire più o meno diagonalmente l’ultimo lembo del ghiacciaio di Chavacour in direzione NE superando o aggirando qualche affioramento roccioso. Si giunge così ad una costola rocciosa dalla quale si accede alla cresta che culmina verso S con le Pointes de Chavacour: risalirla per ripida pietraia (qualche ometto) e volgere a dx, continuando su pietraia in falsopiano sino ad arrivare di fronte all’anticima S del Dome.
Compiere un semicerchio in direzione NO lasciando a dx il colle Cian e ponendo piede sul ghiacciaio della Punta Tzan: risalire il ripido pendio nevoso verso dx, per poi voltare nuovamente a sx continuando sul caratteristico calottone del Dome, ove questo è meno ripido. Si accede così all’ampio bacino glaciale sottostante le tre cime, si prosegue sul ghiacciaio compiendo un ampio semicerchio da dx a sx e toccando in successione la punta Sud (q. 3324), poi la Centrale (q.3348) e la Nord (la più alta, q. 3351), raggiungibili per facili roccette.
In alternativa, si può evitare la parte più ripida del ghiacciaio della Punta Tzan, dalla quale si accede al calottone, risalendo il versante SO dell’anticima Sud su pietraia e/o nevai che, in base alle condizioni e al periodo, possono essere più o meno estesi: giunti al culmine si attraversa verso sx a raggiungere il calottone ed il successivo bacino glaciale.
Attenzione ai bivi: per raggiungere la località Crot de Loup svoltare a sx all'indicazione gialla per Cima Bianca. Per conoscere le date esatte dell'apertura della strada, consultare: http://www.lovevda.it/turismo/proposte/manifestazioni/tradizione_folklore
- Cartografia:
- Monte Cervino, Val d'Ayas Ovest - foglio 7 o Valpelline Saint Barthelemy foglio 6 1:25.000- L'Escursionista editore
- Bibliografia:
- G. Berutto - Cervino-Matterhorn e Monte Rosa - IGC