Gita dal sapore d’altri tempi, ad iniziare dall’ accesso al bivacco Rivolta, lunghissimo, a meno di poter arrivare in auto come fatto da noi (sterrata a tratti sconnessa ma sempre percorribile anche con auto non 4×4) fino agli alpeggi di Grand Drayere.(accesso consentito a forestali, guide e proprietari di fondi).In questo caso la salita al bivacco si riduce ad un paio d’ore.
Al bivacco al momento presenti taniche d’acqua potabile e gas, no elettricità (il pannello fotovoltaico alimenta solo la radio di emergenza).
La via attacca 20 mt sopra il bivacco con una bella placca fessurata che “suona subito la sveglia” , poi si segue il filo alternando alcuni brevi tiri a tratti di conserva fino al tratto orizzontale (sul filo, esposto) da cui si vedono le placche Rey. Queste si superano in quattro tiri da 30 mt circa (spit di sosta da collegare). Un breve tiro in un diedro/camino e si è sull’ anticima. Da qui un breve tratto in discesa e poi un corto tiro porta in vetta.
La discesa, dopo una corta doppia subito sotto la vetta (presente cordino ma manca maillon) segue un sistema di cenge sul versante sud che riporta sopra la placca del primo tiro nei pressi del bivacco, ma non è affatto semplice da individuare, sono presenti ometti ma non sempre sono ben visibili. Richiede grande attenzione e corda corta (terreno infido, mai difficile ma molte pietre mobili)
Arrivati sopra il bivacco una doppia (consiglio portare uno spezzone d’abbandono per rinforzare l’ancoraggio, presenti fettucce con maillon abbastanza deteriorate) deposita nei pressi del colletto.
Bellissima ascensione in ambiente solitario e grandioso, spettacolari colpi d’occhio su Cervino e Dent d’ herens.
In compagnia di Filippo (summitguides.org)