Tugello (Monte) Cresta Nord

Tugello (Monte) Cresta Nord
La gita
marcestonex
3 04/02/2024
Accesso stradale
1km dopo il Valico degli Eremiti, spiazzo sulla sinistra in corrispondenza di palina segnaletica per i Laghi di Lavagnina

Dal posteggio si segue lungamente il sentiero in falsopiano/discesa verso i Laghi di Lavagnina, che segue il corso del Torrente degli Eremiti guadandolo una volta, a occhio e croce direi tra un buon 30/45 minuti max, fino a che non si giunge nel punto più vicino possibile a dove questo si butta nel Torrente più grosso proveniente da sx, in generale comunque esattamente sotto l’evidentissimo crestone che porta sul Tugello, dove lo si abbandona e e si guada dove si può: noi siamo riusciti balzando tra le rocce, ci fosse più acqua sicuramente si renderebbe necessario levarsi gli scarponi per arrivare dall’altro lato. Qui la Cresta è evidente: si parte da una spiaggetta subito a sx seguendo prima una placchetta abbattuta e poi un muretto più verticale (qualche metro di II) che è sicuramente il passo obbligato più duro di tutta la via. Da lì sopra, si segue senza percorso obbligato la Cresta, si può decidere di seguire i semplici risalti rocciosi o di aggirare per ripidi pendii, direi che in generale basta ricordarsi 3 cose:
– Seguire la regola aurea delle Creste, ovvero mai abbandonare troppo il filo, anche se sembra conveniente, quando si aggira è meglio tornare il prima possibile sul filo;
– i passaggi obbligati su roccia direi che praticamente mai superano il I grado dopo la partenza, è quasi tutto aggirabile;
– la Cresta, nonostante l’esposizione, prende il sole da sx (faccia a monte) nelle ore centrali della giornata: noi abbiamo beccato una giornata tersa ma umida, e la Cresta risultava molto asciutta e su ottima roccia proprio dove prendeva il sole, mentre come ci si spostava a dx all’ombra era tutto estremamente lepego e pericoloso, quindi attenzione ai passaggi a dx.
Una volta finita la Cresta non si è in Vetta al Tugello, ma su un’anticima che dà su un pianoro: qui tirava un vento fortissimo e per evitare di allungare troppo la giornata non siamo andati in Vetta ma abbiamo preso una traccia evidente a occhio che dal pianoro sotto l’anticipazione dove si arriva taglia in piano sotto alla Vetta del Monte (sentiero tra l’altro non segnato sulle varie app sentieristiche in mio possesso). Questa traccia per un po’rimane evidente, segnata da sporadici mini ometti, poi si perde un po’nella vegetazione quando inizia a scendere ma con un po’ d’intuizione si riesce a ripescare e a seguire fino ad un ansa del Torrente: guadatolo, dall’altra parte un sentierino ci riporta sulla strada asfaltata a metà tra il Valico degli Eremiti e la Baita Rio Gorzente, e seguendola ci riporta alle macchine in una 20ina di minuti. Diciamo che il rientro è interpretabile con svariate opzioni, forse questa era la più veloce ma soprattutto la più conveniente viste le condizioni ventose in alto e anche il fatto che era già pomeriggio inoltrato.

Con Mamma in gran spolvero, gran bel crestone facile che dura forse un pelo troppo, considerando che una volta finito non sbuca in Vetta, ma meritevole comunque di una ripetizione per tutti gli amanti del sano ravanage delle montagne liguri/basso piemontesi. Giornata Super!

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