E’ l’ennesima riprova, quella che ci pone di fronte ai rischi alle fatiche ma anche alle soddisfazioni di quello che e’ fare montagna, quella vera. Con avvicinamento quello di oggi causa strada chiusa per lavori gia’ al primo km a monte del paese, piu’ lungo del previsto. Ma per noi fanatici masochisti abituati agli imprevisti non ha comportato grossi svantaggi. L’allenamento e’ piu’ che buono, la voglia non manca di certo, di arrampicare su fili di creste aeree e mai proprio facili non ci si stufa mai, specie quando anche intorno ovunque guardi nei momenti in cui si puo’ allentare quel tantino la tensione, c’e sempre tutto uno spettacolo cui assistere con gli occhi (oggi meno che altre volte). Un insieme di cose, il contatto con la roccia buona che da sicurezza una qualvolta l’afferri con le mani, la tranquillita’ con la quale si affronta il vuoto e lo si domina forti dell’abitudine e della dimestichezza col quale da anni ormai si affrontano questi terreni, che ne fanno di questa pratica un’attivita’ decisamente piacevole ricca di soddisfazioni e piena di fascino per l’ambiente in cui si svolge il tutto. Co Paolo e Rodolfo lottatori nati.