- Accesso stradale
- Con macchina alta si arriva al Talarico
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1700
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Sci ai piedi dalla macchina alla macchina (Dopo il ponticello a q. 1600 circa c’è neve dura solcata da fuori strada, quindi con macchina bassa si tocca).
Solo 2 dita di neve recente.
Arrivato all’attacco del canale che sale al colle della Lausa, lo confondo con quello che nell’itinerario è previsto per la discesa (errore 1: ieri sera ho solo dato uno sguardo veloce alla descrizione dell’itinerario – errore 2: ho dimenticato la cartina in macchina!), quindi ho attaccato in salita il canale più a dx (che non credo porti molto lontano …), ma essendoci cumuli importanti ed essendomi sorto qualche dubbio, ho poi preso l’itinerario corretto. La prima metà l’ho salita sci in spalla perché la neve non mi dava fiducia al 100% ed essendo solo …
Giunto al colle, vedo la meta, più lontano di come mi sembrava di ricordare dal veloce sguardo alla cartina della sera prima … mentre percorro il traverso cerco di capire dove possa partire il canale di discesa … lo trovo, o almeno lo spero! Poi raggiungo finalmente la vetta, a piedi la rampa finale.
La discesa fila liscia (nessuna barra rocciosa invalicabile), neve nel complesso buona, si alterna farina, farina compressa, crosta portante e non … ma in alcuni tratti ci sono cumuli non indifferenti, in particolare subito sotto la conca che ospita i resti del ghiacciaietto dell’Ubac (la cui esistenza in realtà l’ho scoperta ora). Negli ultimi pendii verso il Talarico, crosta dura.
Segnalo inoltre che la neve sul versante francese è trasformata fantastica … ma purtroppo non avevo tempo …