Si esce al casello autostradale di Aulla e si seguono le indicazioni per la Foce dei Carpinelli. Arrivati a Codiponte si abbandona la strada principale e si svolta a destra per Casciana, quindi si percorre un tratto della SP58 in direzione di Minucciano. Giunti a Ugliancaldo, si supera la chiesa lasciandosi sulla destra il bivio per la cava Cantonaccio e si prosegue per circa 500 sino alla cappelletta della Maestà (m 754 s.l.m.). Qui si parcheggia l'auto.
Il sentiero, che ha origine a fianco della cappelletta della Maestà, segue inizialmente una mulattiera in dolce salita nella boscaglia. Dopo poche decine di metri, oltre un’edicola votiva il sentiero si biforca dando origine a due varianti, che si ricongiungono alla quota di circa 1250 metri. Il sentiero di sinistra (segnavia bianco-rosso) risale l’ampia mulattiera nelal faggeta con vari tornanti per uscire poi all’aperto e continuare a salire ripido per prati, raggiungendo un ripiano erboso in località Baldozzana (1286 m), dove si trova un bivio.
Si continua lungo il sentiero 181, lasciando sulla sinistra il sentiero 189 proveniente da Gramolazzo e dalla Foce di Rifogliola. Si guadagna quindi, risalendo per ampie radure e boschetti, la panoramica sommità del Poggio della Baldozzana (1338 m). Si prosegue per il costone entrando nella faggeta e si inizia a salire in modo più marcato per uscire dal bosco all’inizio della Cresta della Capradossa; il sentiero rimonta il primo ripido tratto di cresta per erba e roccette e la parte più affilata e spettacolare del costone; si rimonta il filo quasi orizzontale ma assai esposto, che con un breve saliscendi porta al cocuzzolo più alto della Capradossa (1464 m). Si percorre quindi la cresta in discesa (tratto attrezzato) verso la Foce Sìggioli (m 1396 s.l.m.). In prossimità dell’insellatura sbocca la ferrata Tordini-Galligani.
Lungo la cresta, spettacolare il colpo d’occhio sulla parete nord del Pizzo d’Uccello.
Dalla Foce Sìggioli è possibile salire direttamente alla vetta seguendo il tratto restante del crinale e affrontando alcuni passaggi piuttosto esposti transitando sul Picco di Capradossa (segnavia rosso – difficoltà stimata: F), oppure scendere al Rifugio Donegani per il segnavia 187.
Continuando invece lungo il segnavia 181, ci si porta sul versante sinistro (val Serenaia) superando dapprima un traverso ed entrando poi in una faggeta. Si risale quindi un canalino attrezzato con cavo metallico, quindi si supera una sella e si prosegue tagliando il ripido versante (ulteriori tratti attrezzati con cavi metallici). Rientrato nel bosco, il sentiero si fa più largo e agevole e con alcuni saliscendi tra i faggi si arriva alla Foce del Giovetto (1499 m). Da questo punto si abbandona il sentiero 181 e si segue la via normale alla vetta per il versante sud, superando passaggi di facile e divertente arrampicata (generalmente poco esposti – difficolta: I-II grado max).