Uccello (Pizzo d’), Solco di Equi – Via Claudio Ratti

Uccello (Pizzo d’), Solco di Equi – Via Claudio Ratti
La gita
enricotom
5 01/11/2024
Accesso stradale
nulla da rilevare

Solco d’Equi
via Ratti

Claudio Ratti e soci 1990

diff max 7b obb. 6b+ in media S2 (si alternano tratti più ravvicinati S1 ad altri più distesi S2/+)

Avvicinamento

Dal paese di Equi Terme proseguire verso l’area camper, scendere a destra e attraversare un breve guado, risalire per la strada sterrata che si insinua nella profonda gola e superata individuare sulla sinistra un piccolo spiazzo (posto per due auto). Può essere conveniente in caso di automobili basse parcheggiare prima del solco sulla destra (vecchie costruzioni minerarie) e proseguire poi a piedi per qualche minuto. Di fronte allo slargo (ometto) inizia una traccia che sale ripidamente nel bosco. Seguirla una decina di minuti fino a delle rocce. A questo punto riscendere qualche metro a destra (faccia a monte, ometti e cordini su piante) e traversare verso destra alcune decine di metri (faccia a monte) fino ad una piccola pietraia; risalire seguendo le corde fisse per tracce alla fascia rocciosa superiore e costeggiarla verso sinistra (faccia a monte) fino a individuare delle altre corde fisse che da sinistra verso destra permettono di superare una fascia rocciosa tramite una cengetta esposta. Sempre per tracce lungo una crestina raggiungere la parete. Proseguire costeggiandola una cinquantina di metri verso sinistra fino ad individuare l’attacco (cordone su albero alle spalle e scritta nera ‘RATTI’). Circa 30 min. Evidente la prima protezione.

La via è stata richiodata con fix inox 316L da Roberto Vigiani, Enrico Tomasin, Gianluca Casotti il 12 e il 30 10 24 nel rispetto dell’impegno originario. Si consigliano corda singola da 70m, alcuni friends medi e piccoli (totem nero blu giallo viola o equivalenti BD 0,3-0,5) e 14 rinvii.

L1) superare con attenzione i primi metri di zoccolo erboso (fix) in direzione di una nicchia, salire la bellissima placca a buchi soprastante, guadagnare con passaggio difficile una lama (utile friend piccolo per smorzare un runout), obliquare per placca con buchi e lame verso sx alla sosta (eventuale clessidra) 30m 6b+
L2) dalla sosta per muretto inizialmente ben appigliato prima diretti e poi verso destra, entrare in una piccola nicchia, superare un difficile muretto compatto e poi in obliquo verso sx alla sosta posta sotto un piccolo strapiombetto 30m 6c
L3) dalla sosta verso sx oltrepassando uno spigoletto, salire per placche inizialmente articolate poi sempre più compatte, salire verso una sorta di diedrino (eventuale friend per ridurre runout) obliquare verso sx e poi diretti verso la sosta (eventuale friend piccolo per ridurre runout) 30m 6b+
L4) dalla sosta obliquare seguendo piccole gocce in orizzontale a dx ad una lama, superare un tratto compatto su piccoli appigli (un tempo questo tratto chiave veniva superato da molti ripetitori con un passo su cliff); si arrampica ora un muro verticale splendido e molto continuo su piccoli appigli, uno strapiombetto lavorato e una placca finale. 30m 7b
L5) dalla sosta salire per placca articolata prima verticalmente poi in obliquo a destra puntando ad un diedrino sospeso molto tecnico, un ultimo traverso verso destra porta a rocce più frastagliate e meno verticali dove si trova la sosta 30m 6c

Dalla sosta si può raggiungere la cresta con un breve tiro (non ancora richiodato) della via Eroe dell’Anarchia (protezioni vetuste) o si può scendere con calate da 30m lungo la via Aquila Solitaria (passare alcuni rinvii). Possibile anche la calata sulla via stessa moschettonando alcuni fix del tiro finale.

Una delle vie più belle delle Apuane

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